Lontano dalla sua Laurana che gli ha dato i natali 87 anni fa, è deceduto a Roma Alfonso Maietta, lasciando profondamente addolorati la moglie Luciana Voncina con la quale ha condiviso felicemente 58 anni di matrimonio, i figli Alessandro ed Alberto, la nuora Letizia, i cari nipoti, la sorella Pina ed i familiari tutti.
Già capo del personale dell’Opera Profughi Giuliano e Dalmati, dimostrerà profonde capacità organizzative nel campo lavorativo, politico e sportivo, diventando Presidente della Giuliana sport pallacanestro e portandola sino alla serie A.
Affascinato dal nuovo linguaggio comunicativo dell’informatica e delle telecomunicazioni, gestirà per trent’anni, con la sua azienda, la “rete” delle Poste italiane.
L’educazione, l’amicizia, il rispetto degli altri, la tranquillità interiore, la fatalità, l’ironia, l’allegria, il ricordo delle sue origini, accompagnate dall’infinito amor di patria degli esuli e soprattutto l’altruismo, ce lo fanno ricordare oggi senza tristezza perchè lo sappiamo nelle mani di Dio, in cui credeva.
Al suono delle campane della Chiesa di S. Timoteo in Casalpalocco (Roma), dove si è svolta la cerimonia religiosa, si sono associati, per l’ultimo addio al figlio lontano, i rintocchi delle campane della Chiesa di S. Giorgio a Laurana.