Dopo lo “scippo” perpetrato dall’ex presidente croato Mesic, che in Cina all’inaugurazione di un museo dedicato a Marco Polo lo aveva definito come il più grande esploratore croato, il segretario nazionale dell’ANVGD Fabio Rocchi aveva manifestato il proprio sconcerto al Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Particolarmente sensibile ai rapporti con le comunità giuliano-dalmate del Veneto (recente la firma con FederEsuli di un accordo per la promozione delle attività della nostra Associazione) il Presidente Zaia ha inteso inviare un messaggio ufficiale nel quale sottolinea l’ennesimo “granchio”, prealtro doloso, che pesa sul futuro di Zagabria in Europa. Questo il testo completo.
“Gentile Fabio
rispondo alla Sua lettera sul “furto” di Marco Polo da parte dei croati. Certamente è, non dico grave, ma quantomeno triste che si abbia bisogno di ‘rubare’ le grandi personalità, i simboli culturali e storici di un popolo per costruire la propria identità, il proprio esser territorio, comunità, patria.
E apprezzo quindi in particolar modo il lavoro che svolgete Voi nel contrastare questo tipo di furti, che depauperano non solo – o non tanto – chi li subisce, ma ancor di più chi li compie.
Marco Polo, nello specifico, è universalmente riconosciuto come uno dei campioni della ‘veneticità’: aperto al mondo, ma ben radicato in queste terre che noi così tanto amiamo.
È una storia, un universo, un orizzonte di valori. Non basta certo una ‘k’ al posto di una ‘c’ a cambiare questo dato di fatto.
Ancora grazie.
Un caro saluto,
Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto“