FIUME Radio Fiume ha compiuto ieri 65 anni. Il primo annuncio dell'emittente radiofonica che oggi fa parte della Radiotelevisione croata era stato ‘Ovdje Radio Rijeka – Qui Radio Fiume’. Il programma, infatti, nel 1945 era bilingue. Al microfono, il 16 settembre di 65 anni fa, c'erano le annunciatrici Barbarina Ožegovic, in lingua croata e Ida Modica Milkovic, in italiano. Da allora comunque l’italiano è stato sempre presente nei programmi informativi di Radio Fiume nell’ambito della quale opera anche la redazione italiana composta da tre giornalisti (Andrea Marsanich, Virna Baraba e Iva Pavletic) realizzano dal lunedì al sabato tre notiziari (alle 10, 12 e alle 14) nonchè un giornale radio della durata di una quindicina di minuti che va in onda alle 16. Nel 1945 la sede si trovava in un’abitazione in via Štanger numero 9 a Volosca, da dove, per un breve periodo Radio Fiume si era trasferito. In seguito i programmi della nostra emittente vennero trasmessi anche dal Palazzo del Governo.
Dal 1951 l’emittente radiofonica ha sede in Corso. Nel 1955 un’improvvisa disposizione ministeriale mette al bando le stazioni radio autonome e la redazione italiana venne soppressa. Viene ricostituita agli inizi degli anni 70 quando i suoi membri sono Franco Rocchi ed Agnese Superina.
Oggi 44 dipendenti realizzano 22 ore di programma (dalle 2 alle 24) mentre dalla mezzanotte fino alle 2 va in onda dalla fine del gennaio scorso il programma creato dagli studenti dell’Ateneo fiumano che danno vita a Radio Sova (ossia Radio Gufo) dopodiché sulle frequenze 95.1, 102.7 e 104.7 Megahertz si può ascoltare musica scelta dai redattori musicali dell’emittente. Praticamente Radio Fiume offre oggi ai suoi ascoltatori 24 ore di propri programmi. Assieme a Bruno Petrali, primo annunciatore professionista di Radio Fiume nel marzo del 1946 abbiamo fatto un tuffo nel passato. La redazione italiana agli inizi della sua storia era formata da numerose persone alcune delle quali erano giornalisti del quotidiano “La Voce del Popolo”. «Ricordo in particolar modo la prima radiocronaca sportiva in italiano – sottolinea Petrali – che fu trasmessa dal tetto dell’ex Casa Balilla nel rione di Belvedere». All’epoca la redazione era suddivisa in vari settori: rivista, politica, musica, arte e cultura. Un grande apporto alla realizzazione di questi programmi venne dato dagli attori del Dramma Italiano e Petrali (che fu, tra l’altro, attore e anche direttore della compagnia di prosa italiana) ricorda con affetto la grande Gianna Depoli, ritenuta dall’ex annunciatore, la maggior artista che il teatro fiumano abbia mai avuto. (v.b.)