ANVGD_cover-post-no-img

13 ott – La relazione del Sindaco Franco Luxardo al Raduno dei Dalmati

Cari amici,
quest’anno ci ritroviamo ad Orvieto.

E’ la prima volta dopo vari anni che ritorniamo in Italia centrale – ricorderete quelli di Latina (1998) e di Pescara (2001) – e lo dobbiamo alla collaborazione di Toni Concina, sindaco di Orvieto ma anche nostro concittadino, dell’amministrazione comunale e di molti cittadini di Orvieto. Grazie a tutti per l’amichevole accoglienza!

E con loro dò il benvenuto a tutte le autorità presenti, agli amici delle altre associazioni degli esuli e – con particolare simpatia  – ai rappresentanti delle Comunità degli Italiani provenienti da Zara, Spalato, Lesina e Cattaro.

Nei mesi trascorsi dal Raduno di TS ha dominato la nostra attività la questione della Medaglia O.V.M. alla città di Zara. Ci aveva allora contattato un personaggio a noi del tutto sconosciuto, il prof. Paolo Simoncelli ordinario all’Università La Sapienza di Roma, dicendoci che intendeva scrivere un libro sulle incredibili vicende di questa decorazione, concessa “motu proprio” dal Pres. Ciampi nel settembre 2001, e mai consegnata nonostante fosse oggetto di un decreto presidenziale. Gli abbiamo aperto i nostri archivi, ha compiuto numerose altre ricerche e nel marzo scorso è uscito il suo lavoro: duro, preciso e polemico.

Successo immediato: sappiamo che una delle primissime copie è giunta sul tavolo del Presidente Napolitano, poi il Corriere della Sera ha dedicato al libro due intere pagine a cura di quel Paolo Mieli che onoriamo col premio Tommaseo. La prima edizione è andata bruciata in poche settimane, la seconda ha fatto e sta facendo il giro d’Italia. La Scuola Dalmata di Venezia si è assunta l’onere di distribuirla e da sola ne ha vendute più di 400 copie. Il nostro Libero Comune l’ha inviata in dono alle più alte cariche dello Stato e a vari diplomatici del Ministero degli Esteri che nel passato e al presente si sono interessati ai rapporti con la Croazia.

Abbiamo ricevuto lettere di apprezzamento dal Presidente della Camera, Fini, dal Sottosegretario Gianni Letta e da altri politici, mentre il Ministro Frattini ci ha scritto che la questione rientra nuovamente nelle trattative con la Croazia.

Mi sono prolungato su questo argomento perché rappresenta forse il momento più significativo della vita del nostro Libero Comune da quando è stato fondato 50 anni fa a Venezia: il riconoscimento morale del sacrificio di un’intera città, prima con i bombardamenti, poi con le persecuzioni e infine con l’esilio di tutto un popolo, che era e voleva solo restare italiano.

L’Italia ufficiale non lo ha mai fatto e la Medaglia d’oro al Valore Militare era l’occasione alta.

Non abbiamo mai chiesto molto ma questa continueremo a chiederla con forza!

Il Raduno quest’anno è di nuovo centrato sulla CULTURA che riguarda la DALMAZIA. L’anno scorso a Trieste ricorderete la particolare attenzione riservata alla musica e alle arti figurative, oggi siamo ritornati a privilegiare la storia, la letteratura e la memorialistica. Nella mattina di sabato nel 16° Incontro il nostro vice-sindaco Renzo de’Vidovich  – con la sua impareggiabile verve – ha presentato ben 40 opere uscite nell’ultimo anno, alcune di autori dalmati, altre di argomento dalmata, 16 anni fa al primo incontro le opere erano 7.

Mi piace sempre sottolineare che solo di alcune siamo promotori (anche grazie alla legge 296), mentre tutte le altre dimostrano un continuo interesse per la Dalmazia che viene dal mondo della cultura. Noterete poi del compendio reso disponibile dal nostro Segretario Generale Varisco che sono oramai più d’uno i lavori di autori dalmati croati, proprio per conoscere ciò che anch’essi producono sulla terra di comune origine, mentre si allargano pure le traduzioni in inglese di nostre opere.

In questo campo la nostra Associazione vuole così avere una visione europea della cultura, ferma sui principi ma aperta al dibattito ed ai contatti che bucano le frontiere, e collaborano a creare 1’uomo europeo di domani.

Vorrei ora ricordare brevemente alcuni momenti speciali dell’attività nell’anno appena trascorso:

–   Il più importante è certo stato con il giorno del RICORDO. In oltre 300 località italiane (ed estere!) sono state ricordate le vicende del confine orientale, la tragedia delle foibe e 1’esodo dei 350.000. A tutte hanno preso parte, testimoni e protagonisti assieme, esuli dalmati, istriani e fiumani.
Personalmente vi ho rappresentato al Quirinale, quando il Sottosegretario Letta ha consegnato ai congiunti degli infoibati le onorificenze previste dalla legge 92 del 2004. Per il discorso ufficiale davanti al Presidente Napolitano era stato designato il nostro Staffan dè Mistura, premio Tommaseo a Trieste lo ricorderete! Ma la nomina giunta poche ore prima a rappresentante ufficiale del Segretario Generale dell ONU in Afghanistan ha cambiato il protocollo. Oggi dè Mistura si trova in prima linea a Kabul e da qui gli facciamo gli auguri più cordiali per il successo della sua difficile missione.

– Abbiamo mantenuto cordiali rapporti di collaborazione con i rappresentanti diplomatici italiani a Zagabria, Spalato, Ragusa e Podgorica e con le Regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.

– Meno positivi del solito invece i rapporti con l’Unione Italiana di Fiume per la vicenda dell’asilo di Zara ancora una volta bloccato. A nostro avviso, la questione va rivista e affrontata ex novo – Continua invece con successo la collaborazione con il Centro di Ricerche Storiche di Rovigno.

– Collaboriamo in pieno con la Federazione degli Esuli e attraverso di essa manteniamo vigili contatti con il governo nazionale: quest anno – accanto al Tavolo di Concertazione presso la Presidenza del Consiglio a cui hanno preso parte gli assessori Varisco e Ricciardi – si sono aggiunti gli incontri al Ministero della P.I. dove ci ha rappresentato il vice-sindaco de Vidovich, che hanno portato (per la prima volta negli ultimi 60 anni!) a dei risultati positivi per l’inserimento della nostra storia nei libri di testo.

– Un’attività non indifferente, infine, è stata rivolta verso la stampa nazionale.

Fra i risultati avrete forse notato l’inserimento di Zara nei servizi del Corriere della Sera per il 150 Anniversario dell’Unità d’Italia: in luglio ci ha dedicato due intere pagine, abbinate ad una terza del prof. Monzali sulla Dalmazia.

Con l'occasione l’editorialista Giannantonio Stella ha anche fatto visita alla nostra città.

Prima di chiudere non posso fare a meno di ricordare – accanto al giornale “II Dalmata” che ci tiene uniti ovunque nel mondo -, le associazioni dalmate consorelle che nel 2010 hanno molto prodotto:

– la Fondazione Rustia Traine, che in luglio durante la visita dei 3 Presidenti a Trieste ha sensibilizzato 1’opinione pubblica sulle origini dalmate della cosiddetta “crisi del Balkan” ,

– la Scuola Dalmata dei S. Giorgio e Trifone di Venezia, che compie quest’anno 558 anni, e che continua la pubblicazione della preziosa collana “Jolanda Trèveri” ,

– l’Associazione Nazionale Dalmata di Roma, che pubblica La Rivista Dalmatica , di cui sta per uscire il n. 100,

– le Società Dalmate di Storia Patria di Venezia e di Roma: i loro pregevoli lavori raggiungono i migliori centri di studio in Italia e fuori,

– il Centro di Ricerche Storiche di Spalato.

Come sempre, uno per tutti, tutti per uno.

Grazie per 1’attenzione.

Franco Luxardo  

(da www.arcipelagoadriatico.it)

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.