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Pola: tombe superstiti più uniche che rare (Voce del Popolo 19 ott)

Vademecum su come salvaguardare le tombe storiche del Cimitero di Pola. Le preziose direttive sono state tracciate dagli studiosi Raul Marsetič, del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, e da Nataša Nefat, dell’Ufficio ministeriale per la sovrintendenza del patrimonio storico-culturale con sede a Pola.

Lo studio che ne è scaturito sarà un vero codice di buona condotta, un galateo nei confronti delle tante testimonianze materiali della storia di Pola racchiuse entro le mura del suo vecchio cimitero. Rispetto sarà, per tutto quanto è monumentale e nello specifico – come segnalato dallo stesso Marsetič – per 27 sepolcri che non sono andati in concessione oppure con concessione scaduta e passibili di trattamento con il massimo grado di tutela. Sempre su indicazione dello studioso, ecco solo pochi dei tanti straordinari esempi: l’ultima tomba sopravvissuta di protestanti (che reca il nome della famiglia Cappieri), quindi l’ultima tomba storica ebrea – una lastra anonima recante il cognome Kreiss. Impossibile non inserire in detta lista il sepolcro, alquanto trasandato e modesto dell’illustre famiglia Rizzi e qui spiccano i nomi dei podestà che risollevarono le sorti di Pola come Ludovico Rizzi e Niccolò Rizzi.

Perché merita singolare attenzione la monumentale cappella Scracin, all’altezza della Croce centrale? Dice Marsetič che si tratta dell’unica cappella sepolcrale di Pola, rimasta completamente intatta con i nomi dei proprietari, Scracin, noti mercati di Pola, e l’unica non rivenduta a differenza di tante altre di eguale bellezza architettonica. Vedi ancora la tomba Demartini, altro ex podestà di Pola e via incamminandosi per l’antico camposanto. (af)

 

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