ABBAZIA Gli è stato dato pubblicamente del fascista solo perché sul suo profilo Facebook ama soffermarsi su vita e opere di Gabriele D’Annunzio, che da queste parti (Quarnero e Istria) più che poeta soldato viene definito tout court poeta fascista e dunque da infangare a più non posso. Il vice sindaco di Abbazia, il 31enne Ernie Gigante Deskovic, nazionalità italiana, si è beccato l’appellativo di fascista nella seduta del consiglio municipale abbaziano, precisamente nel question time, che ha visto un drappello di consiglieri di Accadizeta, Azione Giovani e indipendenti scagliarsi contro il noto esponente liburnico di Dieta democratica istriana.
Sandi Krsanac, di Azione Giovani, si è presentato in aula sbandierando alcune pagine del profilo Facebook del vice sindaco, in cui Gigante Deskovic darebbe appoggio ai gruppi che inneggiano a D’Annunzio o sono intitolati tipo “Non odiare i croati, sono esseri umani come te”, oppure “Desidero essere il primo doganiere sul Monte Maggiore”. In quest’ultimo caso, chiara l’allusione ad un Monte Maggiore che rappresenti la linea di confine fra l’Istria e la Croazia. Krsanac ha invitato il vice sindaco a rassegnare le dimissioni, affermando che con il suo operato avrebbe svergognato Abbazia e la Croazia, violando l’articolo 151 del Codice penale croato, che vieta l’apologia del fascismo. Sentitesi piovere addosso le pesanti accuse, Gigante Deskovic non si è scomposto e con tono pacato ha spiegato ai suoi rivali di “avere già scritto tre libri su Gabriele D’Annunzio, la qual cosa viene evidentemente sottaciuta o trascurata. Eppure si tratta di un personaggio molto importante per la storia di Fiume ed Abbazia. Da storico, mi sono occupato anche dei vari Tito, Franjo Tudjman, Stipe Mesic e in genere della storia delle nostre terre». Nel rilevare di essere soddisfatto che i contestatori visitino il suo profilo Facebook, ha aggiunto che le accuse lo fanno sorridere perché arrivano da persone ignoranti e non istruite. A quel punto il consigliere indipendente Nikica Pazin ha urlato a Gigante Deskovic «Fascista che non sei altro, smettila di offenderci», guadagnandosi l’ammonizione del presidente del consiglio, O’Brien Sclaunich. Per onor di cronaca, va detto che il primo a reagire è stato Bruno Starcic, del Partito popolare, il quale ha detto che avrebbe abbandonato l’aula se il presidente Sclaunich non avesse ammonito Pazin, come poi avvenuto.
Non è tutto: il vice sindaco ha reagito, affermando di sperare che l’affermazione di Pazin sia messa a verbale. «Potrei adire le vie legali contro di lei», ha dichiarato rivolgendosi a Pazin. Il sindaco di Abbazia, Ivo Dujmic (socialdemocratico) ha affermato brevemente che ogni politico è responsabile dei propri atti e del proprio comportamento, concludendo che la coalizione al potere non sporgerà alcuna denuncia contro Gigante Deskovic. Il “caso Gigante Deskovic” non rappresenta affatto un precedente nell’area istroquarnerina, a testimonianza che taluni circoli nazionalisti croati non perdono occasione nello sferrare attacchi, anche pubblici, quando si toccano le vicende e i personaggi italiani che hanno riguardato il territorio di insediamento storico della comunità italiana.
Andrea Marsanich