Il ministero degli Esteri della Slovenia ha ufficialmente protestato ieri per "l'atto vandalico contro il Centro culturale della minoranza slovena" e una targa in memoria delle vittime del fascismo affissa di recente, avvenuto ieri notte a Trieste. Lo si è appreso da un comunicato del ministero diffuso oggi a Lubiana. In relazione a quanto accaduto, il direttore generale del ministero sloveno, Andrej Benedejcic, ha convocato a colloquio l'ambasciatore italiano Alessandro Pietromarchi, al quale ha espresso "il rammarico e la preoccupazione della parte slovena". Bendejcic ha sottolineato "la delusione di Lubiana che un simile inaccettabile fatto sia accaduto proprio nel momento in cui si sta lavorando di per creare un'atmosfera positiva, particolarmente dopo il recente incontro dei tre presidenti (italiano, sloveno e croato, ndr) nella Trieste multiculturale". "Purtroppo – continua il comunicato – i fatti di ieri sera ci hanno ricordato che esistono ancora delle persone imprigionate nella storia, che rifiutano i cambiamenti". Il diplomatico sloveno ha espresso la speranza "che le autorità italiane individueranno al più presto i responsabili e che simili fatti non si ripeteranno piu".
Secondo l'agenzia di stampa slovena Sta, che cita il giornale in lingua slovena di Trieste, il "Primorski dnevnik", l'altra notte sulla sede del Centro sloveno sono apparse delle scritte di carattere "indubbiamente fascista" come "28 ottobre – viva la rivoluzione fascista", in memoria dell'88mo anniversario della Marcia su Roma con simboli del gruppo neofascista Terza posizione. Un'altra scritta, con accanto il simbolo di Avanguardia nazionale, era diretta contro lo scrittore Boris Pahor che viene chiamato "kapo". E' stata vandalizzata anche una targa in memoria di alcune vittime del fascismo, affissa di recente in via Cologna, sul palazzo che fu sede dell'ispettorato speciale fascista a Trieste. Sulla targa, che riporta scritte in italiano, sloveno, tedesco e friulano, e' stata tracciata una croce celtica.
Sull'episodio ha avviato indagini la Digos della Questura di Trieste, mentre sulle scritte tracciate ai due lati dell'ingresso del Centro teatrale sloveno stanno indagando i Carabinieri. Dei due episodi e' stata informata la Procura della Repubblica di Trieste che coordina le indagini, concentrate – da quanto si e' saputo – negli ambienti triestini dell'estrema destra.
Il ministro degli Esteri Franco Frattini ''condanna con fermezza qualsiasi atto di intolleranza perpetrato contro qualsiasi minoranza''. Lo ha affermato il portavoce della Farnesina, Maurizio Massari, interpellato dall'ANSA. In particolare, ha aggiunto Massari, gli atti vandalici ''non potranno in alcun modo minare l'eccellente stato delle relazioni bilaterali tra Italia e Slovenia''.
(fonte Ansa)