TRIESTE – Non una conferenza stampa di fine d’anno ma un bilancio a metà legislatura. Così ieri il presidente della Regione FVG, Renzo Tondo, ha voluto caratterizzare l’incontro con i mass media del territorio. Accompagnato da alcuni assessori, il presidente ha affidato ad un video riassuntivo l’introduzione su quanto realizzato negli ultimi trenta mesi. “Quando siamo partiti – afferma – con la crisi già in atto, le finalità che ci eravamo posti già in campagna elettorale erano delle sfide non da poco. Siamo riusciti a risolvere situazioni difficili, a consolidare l’esistente. Certo molto rimane ancora da fare, ma siamo sulla buona strada”.
Ai giornalisti che lo interpellano sui grandi temi della politica regionale, Tondo risponde con una dose di ottimismo, ma anche di pragmaticità, soprattutto per quanto concerne le scelte di fondo della politica nazionale che si rifletteranno sulla realtà regionale. Sostiene soprattutto il fatto del grado di responsabilità aggiuntiva che certe operazioni – vedi la riforma fiscale – imporranno ai vertici dell’FVG, che dovranno decidere quali rotte seguire.
SOSTEGNO ALLA CNI Ed interpellato sulla situazione internazionale, in particolare sui rapporti con la Croazia, conferma la disponibilità a dialogare con un Paese che l’FVG segue con attenzione, anche su temi ereditati dal passato, vedi il sostegno alla comunità italiana, per riuscire ad ampliare il diapason delle presenze. L’altro aspetto fondamentale è la collaborazione economica e sui progetti europei, dove spesso la Regione FVG si vede scavalcata da altre regioni italiane. “Abbiamo comunque risolto – afferma il presidente – contenziosi che avevano bloccato l’iter degli accordi sui progetti europei e contiamo di ottenere a breve i risultati sperati”.
QUATTRO DIRETTRICI D’AZIONE Per quanto concerne gli altri temi della conferenza stampa, quattro sono state le direttrici dell’azione della Giunta regionale, secondo il presidente Tondo nel periodo della legislatura. Il mantenimento della coesione sociale di fronte alla crisi, con qualità dei servizi pubblici e della Sanità in particolare, a favore dei cittadini, pur in un momento di gravi difficoltà di bilancio.
La seconda, “prepararci alla ripresa” – ha detto – specificando che si tratta di puntare sulle infrastrutture. I maggiori successi di questa legislatura sono stati la firma per la terza corsia della A4, Villesse-Gorizia, il progetto Unicredit per i porti di Trieste e Monfalcone, il tracciato transfrontaliero del Corridoio V, il rilancio dell’aeroporto. E poi sostegno all’innovazione e alla competitività delle imprese. Terzo aspetto, la solidità di bilancio, che ha permesso di ridurre il debito da 1,6 a 1,3 miliardi di euro. Un percorso virtuoso certificato da due prestigiose agenzie, la Standard e Poor’s e la Fitch, che hanno confermato al bilancio della Regione il “rating”. Quarta direttrice strategica della prima parte della legislatura è stata la Pubblica amministrazione, per rendere la burocrazia regionale meno costosa.
COMPLETAMENTO DELLA RIFORMA Da qui a fine mandato altre le mete da raggiungere: il completamento della riforma degli Enti locali, la riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale e delle infrastrutture (un percorso, questo, “già ben solidamente piantato”, ha osservato Tondo). Centrali saranno anche la legge sull’Università e il riordino dei compiti della finanziaria regionale Friulia. Ma il momento decisivo, che segnerà profondamente il futuro del FVG, sarà il federalismo fiscale. In questi due anni e mezzo la Regione ha ottenuto, nei rapporti con il Governo, risultati importanti: il versamento diretto delle compartecipazioni, la quota sulle pensioni Inps, la possibilità di introdurre una fiscalità di vantaggio. La Regione, ha annunciato Tondo, ha affidato a un giurista e docente universitario, Luca Antonini, uno studio su “Aspetti di rilievo costituzionale del federalismo fiscale e prospettive di attuazione nel Friuli Venezia Giulia in conformità all’ordinamento regionale e compatibilmente con le peculiarità proprie dell’autonomia speciale”.
Ma fondamentale, per il Presidente, sarà quell’acquisizione di responsabilità che è la condizione per poter realizzare un progetto tanto ambizioso. Un augurio di buon anno, alla fine, diretto a tutti con quell’ottimismo basato sulla concretezza dei compiti già stabiliti.
(rtg)