di MAURO MANZIN su Il Piccolo del 13 gennaio 2011
«Accoglierò con grande piacere il 17 gennaio prossimo il vostro Presidente in visita di Stato in Italia. Il mio invito vuole valorizzare il livello raggiunto dalle relazioni bilaterali e consolidare lo ”spirito di Trieste” simboleggiato nel luglio scorso dalla partecipazione dei Presidenti di Italia, Croazia e Slovenia al Concerto della Pace». Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si esprime in un meassaggio inviato prima delle feste natalizie alla Slovenia. Dunque lunedì prossimo il presidente sloveno Danilo Türk sarà in visita di Stato in Italia. A Roma, in mattinata, incontrerà al Quirinale proprio il presidente Giorgio Napolitano, mentre, nel pomeriggio, renderà visita ai presidenti del Senato, Renato Schifani e della Camera, Gianfranco Fini. Martedì invece si vedrà con il premier Silvio Berlusconi a palazzo Madama. Nel pomeriggio della stessa giornata terrà un’allocuzione all’Università La Sapienza, mentre in serata avrà una cena di gala con il premier. Martedì invece si recherà a Milano dove incontrerà il presidente della Regione, Roberto Formigoni.
(…) «La Slovenia – sono ancora parole di Napolitano – è oggi un partner autorevole, che ha guadagnato la stima e il rispetto della comunità internazionale» e di cui «apprezziamo l'attitudine costruttiva relativamente ai negoziati di adesione della Croazia all'Ue», aggiunge il capo dello Stato italiano. «Gli antichi vincoli storici e culturali sono resi ancora più stretti dalla presenza nei nostri territori di minoranze nazionali, che – conclude Napolitano – costituiscono una ricchezza da tutelare ed una opportunità da approfondire».
Pronta la risposta del presidente sloveno Türk. il quale ricorda «l’interessante incontro» di quest'anno tenutosi a Trieste tra i tre presidenti delle Repubbliche di Italia, Slovenia e Croazia. E, in vista della sua visita in Italia scrive che «troveremo l'occasione per discutere delle nuove dimensioni di collaborazione tra la Slovenia e l'Italia. In queste nuove dimensioni vogliamo includere con modalità il più possibile creative gli appartenenti alla comunità slovena in Italia e a quella italiana in Slovenia». Inoltre – scrive Türk – «discuteremo anche di infrastrutture, di energia, di trasporti, di collaborazione economica» e «parleremo altresì di qualche contenuto storicamente simbolico. Io stesso ho riflettuto negli ultimi tempi sulla possibilità di ricordare il Fronte sull'Isonzo e la Prima guerra mondiale e di come sarebbe opportuno istituire una Via europea della pace da Duino fino a Plezzo». Per il capo di Stato sloveno, infine, «è necessario sviluppare questa Unione europea, affinchè non sia portatrice soltanto di valori economici, finanziari o comunque meramente materiali, ma anche quelli spirituali e culturali. Ci adoperiamo per questo tipo di prospettiva e nel 2011 avremo la possibilità di aprire un nuovo capitolo in questi rapporti».