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”I cento veli” vola a Trieste e trova consensi (informazione.it 13 gen)

Varese, 13/01/2011 (informazione.it – comunicati stampa) Il giovane autore del romanzo giallo I cento veli (Nuova Editrice Magenta, che sullo sfondo ha la tragedia delle Foibe) Massimiliano Comparin è appena rientrato da un breve viaggio a Trieste e in Istria per presentare il libro, per ora in via ufficiosa, che ha già trovato riscontri positivi negli addetti ai lavori, giornalisti, istituzioni e associazioni del territorio, nonché già un folto pubblico di lettori, che hanno aderito al nuovo esperimento di comunicazione book-sharing, e che stanno seminando proseliti anche in quei territori.

Il romanzo è infatti già reperibile anche nelle librerie triestine.
La presentazione ufficiale del romanzo alla stampa e al pubblico è avvenuta nel mese di dicembre a Varese presso il Teatro Che Banca!, con una serie di incontri sui temi del romanzo e alla presenza di personaggi e intellettuali di spicco del territorio e con il lancio del book-sharing.

Iniziativa quest’ultima, che proseguirà anche in altre città d’Italia, con date ancora da definirsi, ma vi faremo sapere presto, come Milano, Roma e naturalmente Trieste.
Di seguito le parole dell’autore di ritorno dal viaggio:

“Sono da poco rientrato dal mio viaggio di semina a Trieste e in Istria. Spero che, nel giro di qualche mese, in quelle terre attecchirà e crescerà qualche seme e, magari in primavera quando ritornerò, alcune pianticelle potranno dare i loro frutti. È stata davvero una bella avventura e ringrazio di cuore chi, nella Nem, ha contribuito a renderla produttiva fissandomi gli incontri.

A Trieste ho avuto il piacere di conoscere Giuseppe Clean, giornalista della Nuova Voce Giuliana che, prima di incontrarmi, già aveva scritto un articolo su I cento veli.
La sorella di Giuseppe, Mina, è stata intima amica di Norma Cossetto e Giuseppe stesso ne fu allievo, prima dei tragici fatti del settembre ’43. Appena mi vide mi mostrò una foto di Norma e di Mina, deceduta non da molto. Gli recitai alcuni passi del mio romanzo inerenti quei fatti. Lessi commozione nei suoi occhi.

Ringrazio la presidenza dell’Unione degli Istriani che, quasi senza preavviso, mi ha accolto nel bel palazzo, sede dell’Unione, in centro a Trieste, per documentarsi sul romanzo.

Ringrazio Alessandro Mezzena Lona, caposervizio cultura e spettacoli de Il Piccolo che, tra vari sbobinamenti d’interviste, si è reso personalmente disponibile per una lettura e recensione.

Ringrazio la responsabile della libreria Borsatti di Trieste (via Ponchielli 3), una delle più importanti della città, che si è incaricata di ritirare tutte le copie in mio possesso e di distribuirle presso le altre due librerie associate (libreria Bancarella via dell’Istria 14, libreria Epobon piazza Goldoni 10) . Si chiama Gaia, di un anno più giovane di me, milanese di origine e triestina di adozione. Appena buttato un occhio alla scheda de I cento veli sul suo terminale, subito si è trovata a che fare con un’altra Gaia, mezza milanese e mezza triestina, la mia. Spero che, a Trieste, sarà una delle prime lettrici del romanzo. La libreria Borsatti si trova a cinque metri di distanza dalla chiesa di San Antonio Taumaturgo, quasi la si può toccare dalla vetrina…

Ringrazio Andrea Cimbaro, segretario del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. Si è subito mostrato interessato a ricevere copia del romanzo, mi ha fissato un incontro in Regione e si è reso disponibile a leggerlo e in seguito girarlo presso mani qualificate.

Ringrazio di cuore Nadia e Guido, magnifica e brillante coppia di triestini, che mi hanno ospitato, aiutandomi nel mio lavoro. Se andrò a presentare I cento veli allo storico caffé San Marco, sarà tutto merito loro. Nadia è sorella di Ondina, moglie di Francesco Decio, storico impegnato in studi sulla doppia liberazione di Trieste. Dai suoi libri ho appreso la storia e lo spirito di questa città. L’ho poi raccontata per come l’ho capita.

All’appello manca soltanto Renzo Codarin, presidente dell’ANVGD provinciale, introvabile in questi giorni. Spero di essere in futuro più fortunato…

Un’ultima annotazione. La sera del primo dell’anno ho avuto la fortuna di trovarmi al caffè Continentale, in via San Niccolò. Ho potuto assistere al concerto di Leonardo Zanier in quella splendida atmosfera. Un’ora e mezza di swing in ricordo della musica a Trieste negli anni dal ’45 al ’54, sotto occupazione americana. Davvero imperdibile.

Via da Trieste, mi aspettava l’Istria. Ad Albona (Labin) ho conosciuto finalmente Tullio Vorano, direttore del Gazzettino della Dante albonese e responsabile dell’associazione locale degli italocroati. Stiamo tutt’ora simpaticamente discutendo via e-mail sulle connessioni tra personaggi storici e personaggi di fantasia, visti da due punti di vista poco compatibili, quello dello storico (il suo) e quello del narratore (il mio). Lo ringrazio per la sua competenza e onestà intellettuale.

A Rovigno (Rovinj) sono entrato in contatto con Giuseppe Radossi, presidente del centro di ricerche storiche della CNI (comunità nazionale italiana), il più importante di tutta l’Istria (www.crsrv.org).

Ringrazio il professor Radossi per l’accoglienza riservatami dal suo staff e per le belle sue belle parole a favore di questo mio progetto.

Ringrazio infine, come sempre, Mario, Marina, Massimo e Sabrina per l’ospitalità presso la loro abitazione e l’amicizia che sempre mi dimostrano.”

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