Oggi alle 18 la Libreria Lovat di Viale XX Settembre ospita Francesco Piazza che presenta il suo libro "Totò l'istriano" (Albatros Il Filo, 2010). Storia unama condivisa da molti, quella narrata da Piazza la vicenda del piccolo Salvatore, nato in Istria e profugo a Palermo. Quella di Totò è la storia non di un eroe romanzesco, ma di un uomo normale che vive circostanze a volte drammatiche, a volte comiche, ma anche pirandellianamente umoristiche.
La situazione che si crea in Istria durante la seconda guerra mondiale interessa direttamente e tragicamente la famiglia Mion: al piccolo Salvatore cambia la vita, la madre Olga lo affida a una coppia di siciliani suoi amici che, in fuga da Rovigno, portano con loro il bambino a Palermo. Nel capoluogo Totò vive e cresce tranquillamente fino all'adolescenza, quando apprende casualmente che gli alrri lo indicano come "l'istriano". Totò scopre così di avere un problema d'identità: è istriano o siciliano? Rovignese o palermitano? È un orfano senza radici? Da qui nasce il desiderio del viaggio da Palermo a Rovigno e di iniziare una vita al Nord che lo vedrà in prima linea, soprattutto nello studio e nell'esperienza di un '68 vissuto, solo inizialmente, con entusiasmo. E sarà tutto questo che lo aiuterà a capire la sua identità, quella di "Totò l'istriano di Palermo".
Il prossimo appuntamento in libreria è in calendario mercoledì, alle 18: Silvana De Mari presenta ”L’ultima profezia del mondo degli uomini” (Fannucci, 2010). Il volume che chiude la saga fantasy iniziata con L'Ultimo Elfo (tradotto in diciotto lingue) L'ultimo Orco, e Gli Ultimi Incantesimi propone un cammino lungo, spesso compiuto sul confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti, attraverso luoghi all’ombra della sofferenza. Un libro che, come i precedenti, si candida a diventare un vero e proprio “classico” del genere.