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24 gen – Nuovo caos all’Inps sui nostri codici fiscali: come risolvere

In questi giorni da ogni parte d'Italia ci giungono segnalazioni dell'ennesima beffa sui codici fiscali degli Esuli, stavolta bistrattati dall'Inps. Ce ne parla e ci rivela preziosi consigli l'Esule Ferruccio Calegari.

 

Estote parati, era il motto ideato da Baden Powel per i suoi boy scout. E diciamolo pure anche noi dobbiamo essere sempre preparati ai richiami della pervicace burocrazia.

Scrivo queste due righe perché immagino che altri possano avere ricevuto in questi giorni la misteriosa comunicazione dell'Inps, assieme alla comunicazione annuale del dare e avere nel rapporto pensionistico-fiscale: “…il codice fiscale non risulta validato dall'anagrafe tributaria. La mancata validazione del codice fiscale non consente l'esatta gestione della sua pensione. La invitiamo pertanto …”

Al che ho immaginato che il solito diavoletto avesse interferito con il tranquillo ritmo operativo con cui l'Inps gestisce i frutti del nostro lavoro. Mi sono “armato” delle circolari del Ministero dell'Interno e fotocopie dei tesserini fiscali e non nascondo che sono andato, un po' preoccupato, ed anche “molto caricato”, agli sportelli Inps. Dove ho trovato una gentile funzionaria che mi ha svelato l'arcano probabilmente derivato da una riunificazione dei periodi lavorativi con vari datori di lavoro e diverse località di residenza. E nella memoria del loro computer sono apparsi tre codici fiscali diversi: quello buono, naturalmente e che ho sempre avuto, uno con scritto nato in Yugoslavia ed uno, chissà perché, nato a Parenzo in provincia di Lodi. Per prima cosa ho esibito la circolare ministeriale con i riferimenti ai nati prima o dopo il 1947, dopo di che con pazienza abbiamo ricostruito l'iter: nel mio primo periodo lavorativo negli anni cinquanta a Padova non vigeva l'attuale formula del codice fiscale ed è da supporre che nella riunificazione degli atti contributivi qualcuno lo abbia “ricostruito” facendomi nascere in Yugoslavia. Anche nel mio primo periodo operativo a Milano non sussisteva ancora il codice fiscale ed anche qui in un passaggio aziendale nel ricupero contributivo probabilmente è stato ricostruito un secondo codice attribuendomi la provenienza dalla provincia di Lodi.

Con una serie di digitazioni ad hoc è riuscita a cancellare le parti errate, riportando il tutto al termine burocratico di “validità al fisco”, eliminando anche altre incongruenze che mi indicavano celibe mentre sono sposato ed ho due figli.

E mi permetto di rammentare a tutti una costante “vigilanza”. Già in passato, ma anche pochi mesi fa, facendo periodiche visite di controllo alla Clinica universitaria di Padova all'atto del pagamento devo sempre richiedere il controllo del codice fiscale che appare in automatico ed anche la recente visita a dicembre mi ha portato a rilevare l'errore del programma, prontamente corretto a mia richiesta dall'operatore sulla ricevuta di pagamento. E succede, malauguratamente e chissà perché, un po' ovunque. Non parliamo poi degli operatori di telefonia.

Ferruccio Calegari

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