Il presidente della Camera Gianfranco Fini sarà a Trieste il prossimo 10 febbraio, in occasione del Giorno del Ricordo, dedicato alla memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre.
La conferma della presenza in città è stata data ieri, telefonicamente, dallo staff di Fini direttamente al prefetto Alessandro Giacchetti. A riferire la notizia è stata poi la stessa sede della prefettura di Trieste. Alla comunicazione “a voce” arrivata da Montecitorio seguirà quella cartacea, formale. Da più parti, viene confermato come a occuparsi dell’organizzazione della trasferta del presidente della Camera in terra giuliana sia uno dei “finiani doc” del Parlamento, il deputato triestino Roberto Menia, peraltro primo firmatario nel 2004 della legge isitutiva del Giorno del Ricordo.
Quella di Fini in città sarà una presenza importante non solo per il valore storico e simbolico della giornata, ma avrà un suo peso anche sul piano politico considerato l’avvicinarsi delle prossime elezioni amministrative, in programma a Trieste in primavera. Come noto, infatti, sarà quello un banco di prova di rilievo anche per gli esponenti di Futuro e Libertà per l’Italia.
Il programma della visita non è ancora stato definito. Le prime voci circolate nella giornata di ieri davano come probabile l’arrivo di Fini a Trieste nel pomeriggio del 10 febbraio, indicando poi nella visita al Museo della civiltà istriana, fiumana e dalmata di via Torino una delle tappe già ipotizzate. Altro appuntamento a cui dovrebbe presenziare il presidente della Camera è quello della consegna delle medaglie della Presidenza della Repubblica ai parenti delle vittime delle foibe e dell’esodo. La cerimonia solitamente veniva ospitata all’interno del palazzo del governo ma quest’anno pare pronta a cambiare location. Per essere allestita al Ridotto del teatro Verdi proprio nel pomeriggio. Nulla è trapelato infine su un possibile passaggio alla Foiba di Basovizza.
(m.u. su Il Piccolo del 26 gennaio 2011)