LETTERE
A proposito delle dichiarazioni rese dal prof. Boris Pahor che sul Piccolo del 25 gennaio afferma testualmente: i quadri devono tornare dov’erano altrimente quelle chiese e quei palazzi sono luoghi monchi, vorrei rammentare al massimo esponente della cultura slovena a Trieste che, sempre in tema di opere d’arte, anche l’Istria e la Dalmazia sono monche dei leoni marciani e non già perché conservati in qualche sotterraneo del ministero della Cultura dell’ex Jugoslavia bensì perché abbattuti a martellate dai fautori della cosiddetta civiltà slavo-comunista. Ma se proprio si volesse approvare la tesi di Pahor e riportare i quadri nei loro siti originari, egli converrà con me come sia opportuno allora far rientrare anche le migliaia di famiglie italiane in quelle case che abitavano da secoli e che ora o sono monche o occupate dai liberatori del Litorale.
Giovanni Ghiglianovich, Belluno, profugo da Zara