TRIESTE Finalmente diventano operativi i fondi inutilizzati dell'Unione italiana, ossia i mezzi accumulati in seguito alla mancata attuazione di progetti negli anni precedenti. Il Comitato di coordinamento Mae-minoranza, di cui fanno parte rappresentanti dell'Ui, dell'Università popolare di Trieste e della Farnesina ha deliberato sul prossimo utilizzo di 7 milioni di euro, a sostegno d’interventi concreti e specifici nel campo delle Comunità, delle scuole e della cultura.
È la giusta risposta a esigenze da tanto tempo presenti. Il progetto che più di ogni altro ha bisogno della spinta decisiva per arrivare a buon fine riguarda Castel Bembo, futura sede della Comunità degli italiani di Valle. Ebbene ora sono disponibili 1,1 milioni di euro per il completamento della ristrutturazione avviata ben 13 anni fa e più volte interrotta causa intoppi di varia natura, in primo luogo procedurali. Per il completamento della Comunità di Torre dove troverà posto anche l'asilo italiano, 700mila euro. Poi 400mila euro per l'acquisto dell'immobile, la sua ristrutturazione e la fornitura di attrezzature didattiche del futuro asilo italiano a Zara. Quindi 200mila per il restauro della Comunità degli italiani di Draga di Moschiena. E poi altri finanziamenti per la palestra delle due scuole italiane a Pola, per la ristrutturazione dell'asilo di San Lorenzo Babici, per l’ampliamento e manutenzione di numerose sedi di Comunità. Degno di nota il versamento di 75mila euro quale cofinanziamento al 50% del futuro Centro asili ad Abbazia: vi troveranno posto quattro sezioni dell'asilo italiano.
Come spiegato da Maurizio Tremul, presidente della giunta Ui, per poter accedere ai fondi sarà necessario espletare gare d'appalto e quindi attendere altri 12 mesi per tempi procedurali. Due milioni di euro dei fondi inutilizzati vanno subito a incrementare il Fondo promozione a favore delle attività artistiche e culturali delle Ci. E ciò in seguito alla proposta formulata dal presidente Ui Furio Radin, che l'assemblea Ui ha accolto all'unanimità. «Questo punto – ha spiegato Radin – è della massima importanza visto che il decentramento dell'Unione italiana per il quale stiamo operando, passa in primis attraverso il sitema di finanziamento delle Comunità degli italiani. Senza autonomia delle risorse alla base non si può parlare di decentramento effettivo». Radin non ha nascosto grande soddisfazione per quanto deciso dal Comitato di coordinamento sui fondi inutilizzati. "Da tanto tempo sappiamo di avere l'avvallo politico – ha aggiunto – affinché tali fondi vadano spesi fino all'ultimo euro. Ringrazio per l'appoggio politico il sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica e lo stesso ministro degli Esteri Franco Frattini". (p.r.)