Roma, 2 feb. – (Adnkronos) – Giu' le mani da quel Tiepolo. Futuro e liberta' scende in campo in difesa dei 'capolavori istriani', opere di grandissimo valore di artisti come Tiepolo, Vivarini e molti altri, oggi conservati nel museo Sartorio di Trieste ma che la Slovenia vorrebbe 'esportare' dal nostro Paese. A sollecitare l'intervento del governo e' il deputato giuliano di Fli Roberto Menia con una interrogazione ai ministri degli Esteri Franco Frattini e dei Beni culturali Sandro Bondi.
Menia ricorda come nella recente visita ufficiale in Italia il presidente sloveno Turk abbia chiesto la restituzione dei beni artistici provenienti da Capodistria, Isola e Pirano, portati a Roma tra il 1939 e il 1940. "Sono -dice Menia all'ADNKRONOS- capolavori della scuola veneta, spostati e non certo trafugati dall'Istria a Roma all'inizio della seconda guerra mondiale per preservarli dai pericoli del conflitto".
"Se la Slovenia ha ereditato tutto cio' che banditescamente Tito ha portato via agli italiani -sottolinea l'esponente finiano- da quando e' entrata in Europa non ha restituito neppure un mattone all'Italia. Ora non ci possono venire a chiedere di 'restituire' qualcosa che appartiene al patrimonio artistico e culturale italiano e che e' stato legittimamente spostato all'interno dell'allora Regno d'Italia di cui facevano parte integrante le citta' dell'Istria. Isola, Pirano e Capodistria sono state cedute dall'Italia alla Jugoslavia solo con il trattato di Osimo del 1975 ed ora sono parte della Repubblica di Slovenia"