Il 10 febbraio di ogni anno ricorre la “Giornata del Ricordo” per commemorare le vittime delle foibe. Per tanto tempo questa tragedia del confine orientale italiano è stata sottaciuta per ragioni di contrapposizione ideologica e per interessi politici e solo recentemente è stato compiuto un passo decisivo per una memoria condivisa che restituisca dignità a tante vittime innocenti. Le foibe sono state lo specchio di una tragedia determinata dall’odio che, per motivi legati all’appartenenza, ha causato atroci sofferenze.
Riflettere su quanto accaduto significa non solo esprimere vicinanza verso chi è stato costretto a percorrere quel cammino di dolore e di morte, ma significa rinnovare l’impegno a conservarne ed a trasmetterne memoria per una piena consapevolezza storica e umana.
Mentre rivolgiamo il nostro pensiero a tante vittime innocenti, intendiamo riaffermare l’impegno ad adoperarci perché il rispetto e la dignità di ogni persona, il riconoscimento delle diversità e la ricerca di forme di convivenza ed integrazione, divengano sempre di più valori ai quali uniformare le nostre coscienze e quelle delle generazioni future.
Il sacrificio di chi ha perso la vita a seguito di indicibili sopraffazioni sia di monito per tutti i popoli affinché cessino gli atti di persecuzione tutt’ora consumati in nomi di logiche perverse di supremazia ideologica, culturale e religiosa.
REGGENZA DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO
