ZAGABRIA, 21 FEB – I progressi fatti dalla Croazia sulla strada dell'adesione all'Unione europea negli ultimi anni sono evidenti, e per quanto in Europa ci siano delle forze contrarie all'allargamento, dato anche il momento economico difficile in cui si trovano molti Paesi, Zagabria e' comunque vicina al traguardo e l'integrazione e' ormai inarrestabile. Lo ha dichiarato all'ANSA l'europarlamentare Debora Serracchiani (PD) al termine della sua prima giornata di colloqui a Zagabria con rappresentanti del governo e delle istituzioni croate. ''Considerando anche agli avvenimenti nell'area Mediterranea, e' di interesse per l'Europa che la Croazia entri nella Ue, anche come contributo alla stabilizzazione dell'intera regione'', ha precisato Serracchiani, che fa parte della Delegazione alla commissione parlamentare mista Ue-Croazia. Dei 33 capitoli negoziali, Zagabria ne deve chiudere ancora cinque. Per quelli inerenti la pesca, le politiche agricole e gli strumenti finanziari, ci sono buone probabilita' che vengano terminate le trattative a marzo, mentre sui due piu' difficili – giustizia e competitivita' del mercato – saranno necessari ulteriori sforzi, in particolare nella privatizzazione della cantieristica navale. Della possibilita' che i due capitoli negoziali si chiudano forse a giugno, Serracchiani ha discusso con il Vice Presidente del parlamento croato e presidente del Comitato integrazione UE, Neven Mimicae e con il Consigliere del Presidente della Repubblica per i Rapporti internazionali, l'Ambasciatore Mirijana Mladineo. In veste di relatore parlamentare sulla proposta che la Croazia entri a far parte, anche prima di una piena adesione, dell'Agenzia europea per il monitoraggio delle sostanze stupefacenti, Serracchiani ha espresso un suo parere tendenzialmente positivo. ''La posizione della Croazia sulla cosiddetta rotta balcanica e' strategica, e la sua partecipazione all'Agenzia e' importante per tutti'', ha spiegato, precisando che il parere positivo e' stato gia' dato dalla Commissione europea.