da Il Giornale di Vicenza del 13 febbraio 2011
«Il presidente Napolitano annulli l'onorificenza concessa al maresciallo Tito». È la richiesta presentata l'altra sera dal sindaco di Montecchio, Milena Cecchetto, durante l'inaugurazione del monumento dedicato ai Martiri delle Foibe. Il primo cittadino, che domani invierà una lettera ufficiale al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appoggia in pieno la domanda avanzata qualche giorno fa dall' Unione Istriani: «Chiedo al Presidente di ritirare la massima onorificenza di Cavaliere della Repubblica a Tito – ha detto il sindaco – insignita dall'allora presidente Giuseppe Saragat».
Era il 2 ottobre 1969 quando Saragat insignì il presidente della Repubblica socialista federativa di Jugoslavia, Josip Broz Tito, con la più alta onorificenza prevista dagli ordinamenti di benemerenza internazionale, cioè il titolo di Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. «È semplicemente orribile – ha proseguito il sindaco – e disgustoso che lo Stato italiano riconosca il dramma delle foibe ed allo stesso tempo annoveri tra i suoi più illustri insigniti proprio chi ordinò i massacri e la pulizia etnica degli italiani d'Istria».
Per ricordare istriani, fiumani e dalmati, vittime delle foibe a ridosso della seconda guerra mondiale il Comune ha deciso di dedicare una scultura commemorativa, posizionata proprio in via Martiri delle Foibe: «Non sarà questo monumento a lenire il dolore antico di questi nostri fratelli o a rendere loro giustizia, a compensarli delle case, delle terre, della Patria perdute – ha sottolineato Cecchetto -. Noi, però, vogliamo dare come comunità un piccolo contributo alla storia e alla pace».
Alla cerimonia erano presenti le associazioni combattentistiche castellane le quali, insieme alla polizia locale, hanno issato i loro gonfaloni durante l'esecuzione del Silenzio, suonato da un alpino: «L'amministrazione ha dimostrato profonda sensibilità» ha commentato il presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Coriolano Fagarazzi, il quale ha ringraziato l'artista Emilio Stefani. «Ciò che è accaduto è stato tragico e di una violenza incredibile – ha commentato l'assessore regionale Roberto Ciambetti -, è giusto recuperare una memoria colpevolmente cancellata». «Il nostro auspicio è che il ricordo si diffonda sempre di più a Montecchio» ha detto l'assessore alle manifestazioni, Leonardo Peotta.