Un buon pane che riscalda e consola: l'italianità, per noi genti sparse dell'Adriatico orientale, è stata un rito quotidiano che ha nutrito il nostro amor di Patria nella consapevolezza di aver fatto una scelta grande quanto inevitabile.
Ma oggi diventa anche impegno nei confronti della Nazione, da quando, con il 10 Febbraio, la nostra vicenda è diventata storia condivisa del Paese. In quest'Italia che s'interroga sulle ragioni di una ricorrenza, noi non abbiamo tentennamenti.
Genti di confine, abbiamo maturato una profonda consapevolezza sulla nostra appartenenza che ci ha plasmati e guidati. E se è vero che la conoscenza profonda della propria storia faccia meglio vivere il presente, allora la nostra vicenda diventa fondamentale ed emblematica e può insegnare molto anche in questo 150.esimo. Personaggi come il dalmata Tommaseo o il sacrificio, per altro sconosciuto, dei Garibaldini e patrioti istriani e fiumani, ci consegnano ad un'Italia che sentiamo nostra, noi genti dell'Adriatico orientale, andati e rimasti, perché è nostro riferimento e ragione stessa del nostro essere.
Renzo Codarin. Presidente FederEsuli