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22apr/07.19 – Storico accordo Regione Emilia Romagna-ANVGD

Il Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna ha approvato una risoluzione che impegna la Giunta regionale ad una capillare diffusione delle iniziative sul Giorno del Ricordo, con particolare riferimento alle scuole e con il diretto coinvolgimento della nostra Associazione. Sarà così la ANVGD il partner ufficiale di tutte le istituzioni dell’Emilia Romagna negli approfondimenti e nelle occasioni d’incontro sui temi legati alle nostre vicende.

 

Il risultato raggiunto si deve in gran parte all’impegno del Consigliere regionale dell’Emilia Romagna, Alberto Vecchi, da sempre vicino alla comunità giuliano-dalmata di Bologna, anche grazie alla costante opera del presidente del nostro Comitato bolognese, Marino Segnan.

 

Qui di seguito il testo completo della risoluzione approvata dal Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna.

 

L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL’EMILIA ROMAGNA

 
Premesso che

con la legge 30 marzo 2004 n. 92 è stata istituita dal Parlamento italiano la «Giornata del ricordo», al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani, giuliani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale;

tale giornata è dedicata alla celebrazione ed alla memoria della complessa vicenda del confine orientale e, all’interno di questa, del martirio degli italiani infoibati, del loro assassinio di massa organizzato dalle milizie del maresciallo Tito, raccapricciante segno di una pulizia etnica che fu attuata in terre teatro di uno storico e tragico scontro di nazionalismi e che durò fino al 1948, provocando l’esilio forzato di 350mila italiani dall’Istria, da Fiume e da tutta la Dalmazia;

il martirio non fu risparmiato né alle donne né ai bambini, né ai vecchi né ai sacerdoti, la cui sola colpa era quella di essere Italiani;

considerato che:

all’articolo 1, comma 2, della legge n. 92 del 2004 si fa espresso riferimento al fatto che tali commemorazioni debbano essere realizzate per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado e che istituzioni ed enti debbano favorire la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende;

tali iniziative, inoltre, devono essere volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario ed artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica, ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero;

negli ultimi due anni tale ricorrenza è stata celebrata da parte delle più alte cariche istituzionali;

nonostante tutto, purtroppo, oggi in Italia c’è chi tende a minimizzare la tragedia delle foibe e dell’esodo e, paradossalmente, proprio la scuola è l’istituzione che tende a dimenticare maggiormente questa pagina tragica della storia italiana. Infatti i testi scolastici dovrebbero contemplare questa drammatica vicenda e, invece, in molti casi, la stessa non viene nemmeno menzionata, disattendendo in questo modo una delle principali finalità indicate dalla legge n. 92 del 2004;

impegna la Giunta regionale:

ad incrementare le iniziative pubbliche nel territorio dell’Emilia-Romagna e soprattutto nelle scuole per ricordare la grande tragedia italiana testimoniata con la ricorrenza ufficiale del Giorno del Ricordo;

a promuovere incontri pubblici e nelle scuole, nel rispetto dell’autonomia scolastica, con testimoni di quei drammatici avvenimenti e coinvolgendo le associazioni ufficiali degli esuli come ad esempio i comitati comunali, provinciali e regionale dell’ANVGD  (Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia), che possano aiutare a trasmettere e conservare la memoria della storia e della tragedia dei confini orientali.

 

 

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