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02mag/07.18 – ANVGD Treviso: inaugurato cippo a Conegliano

E’ stato inaugurato venerdì 29 aprile, alle ore 11.00, il cippo a ricordo degli istriani, Fiumanio, Dalmati “morti per amore dell’Italia” presso il giardino comunale di via Papa Giovanni XXIII (incrocio con via Veneto) a Conegliano (TV).

 

L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Conegliano e dal Comitato di Treviso dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

 

La stele, in pietra d’Istria, è un dovuto omaggio a ricordo, da parte degli Istriani, Fiumani e Dalmati della Marca Trevigiana, dei confratelli della sponda orientale dell’Adriatico morti per l’Italia, nell’ultimo conflitto mondiale, sopratutto nel periodo 1943-54 – spiega Paolo Luxardo, profugo da Zara – la cerimonia di inaugurazione avviene nell’150° anno dell’Unità d’Italia per ricordare, sopratutto alle nuove generazioni, il grande amore e rispetto portato, da tutti i nostri concittadini alla Patria. Gli Istriani, Fiumani e Dalmati furono sempre impegnati nelle molteplici vicen de che portarono alla formazione di uno Stato unitario; eravamo presenti, infatti, nelle tre guerre d’Indipendenza, nelle molteplici avventure di Garibaldi, sia nei Mille che sbarcarono in Sicilia,che nella difesa della Repubblica Romana”.

 

Una legione istriano-dalmata accorse, poi, nel 1848, a difendere la risorta Repubblica Veneta, contro gli Austriaci; ed a capo della medesima, accanto a Daniele Manin, vi fu il Sebenzano (di Sebenico) Nicolò Tommaseo.

 

Nella Grande Guerra, poi, molti nostri compaesani,passarono,senza indugio,dalle file dell’esercito Austriaco (le nostre terre,erano infatti sotto la dominazione Austro-Ungarica fino al 1918), a quello Italiano, combattendo eroicamente sul Carso – conclude Alberto Fratantaro, profugo da Cittanova d’Istria – Per noi la fine del Risorgimento avvenne nel 1918, con il ricongiungimento al regno Sabaudo, tra un tripudio di bendiere tricolori; agli eventi bellici ricordati parteciparono,sia nobili che borghesi e popolani, sia studenti che operai. Questo è il significato che ha il Nostro monumento e speriamo che tale concetto sia compreso dalla poplazione Coneglianese, sopratutto dai giovani, che sono l’avvenire del Nostro Paese“.

 

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