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Indimenticabile Smareglia (Voce del Popolo 04 mag)

POLA – La Città di Pola e la Comunità degli Italiani polese hanno ricordato anche quest’anno, alla vigilia dell’anniversario della nascita, il grande compositore istriano Antonio Smareglia. Chiamato a onorarne la figura e l’opera, il vicesindaco Fabrizio Radin ha ricordato che Smareglia nacque a Pola, nel lontano 1854, proprio in una delle case di piazza Foro che oggi al pianterreno ospita la sala memoriale intitolata al maestro. Musicista e compositore di caratura europea, per lingua e origini Smareglia appartenne ad un ambito culturale di matrice italiana, ma per grandezza e valore artistico fu e rimase parte immancabile di un più vasto patrimonio culturale di queste terre.

“Ogni anno ad inizio maggio, – ha proseguito Radin, – in ricorrenza dell’anniversario della nascita, la Città di Pola e la Comunità degli Italiani ricordano in maniera appropriata la figura del maestro. Anche quest’anno lo faremo in collaborazione con la Società artistico-culturale ‘Lino Mariani’ e l’Orchestra di fiati, in questo luogo, davanti alla casa natia del maestro con inclusa la sala memoriale, allestita anni or sono grazie soprattutto alla caparbia volontà della signora Adua, anche oggi presente tra noi e che saluto a nome della municipalità e della comunità italiana”.

LA FORZA DI UN COMPOSITORE Il programma allestito in onore a Smareglia è partito con la proiezione del filmato “La forza del destino” presso la sala memoriale. Successiva l’esibizione del coro maschile e del coro misto della “Lino Mariani”, diretti da Edi Svich e accompagnati dall’orchestra di fiati. Loretta Godigna della società artistico-culturale, ha anticipato l’esibizione riassumendo alcuni tratti della biografia del compositore, ricordandone la collaborazione con il librettista Silvio Benco, l’impronta viennese, i rapporti con la scapigliatura milanese e ovviamente le opere maggiori: “Il Vassallo di Szigeth”, “Nozze istriane”, “La falena”, “Oceana”, “Abisso” e “Pittori Fiamminghi”. La corale maschile ha proposto “Inno all’Istria” e quindi l’”Inno ai canottieri” e l’”Inno a Tartini”.

È seguito un breve discorso di ringraziamento da parte della nipote, Adua Rigotti e l’esibizione del gruppo folcloristico della Comunità degli Italiani di Dignano con il tradizionale corteo nuziale, i canti dignanesi, i bassi e le quattro danze storiche del Dignanese, la monferrina, la furlana, la villotta e la bersagliera. In chiusura il coro misto della “Mariani” ha proposto l’aria “Ero s onoga svijeta” di Jakov Gotovac e “Il Brindisi” dalla “Traviata”.

Daria Deghenghi

(courtesy MLH)

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