La Comunità degli Italiani di Pola si prepara all’incontro
In attesa del 55.esimo Raduno degli Esuli
Dal 16 al 19 giugno si svolgerà a Pola il 55.esimo Raduno Nazionale degli Esuli da Pola.
In vista dell’arrivo dei Radunisti, la Comunità degli Italiani di Pola si sta preparando per dare il benvenuto e offrire il proprio supporto organizzativo per l’incontro.
Secondo quanto programmato, l’arrivo degli ospiti dall’Italia, che come preannunciato potrebbero essere ben 180, è previsto nella serata del 16 giugno. Dopo la sistemazione all’albergo Riviera e presso altri hotel cittadini, ci sarà la Riunione di Consiglio. L’incontro con i connazionali presso la Comunità degli Italiani di Pola è fissato per la mattinata successiva, dopo di che seguirà l’imbarco per la navigazione attorno alle Isole di Brioni, l’Assemblea Generale dei Soci, l’incontro serale in Sala Convegni per il conferimento della benemerenza “Istria Terra Amata” allo scrittore Stefano Zecchi, per il contributo dato alla diffusione della storia degli esuli a livello nazionale.
La mattina del 18 giugno, si visiteranno le cittadine di Valle e Dignano e ci si renderà protagonisti dell’incontro con i rappresentanti delle locali Comunità degli Italiani, mentre in serata ci sarà la cena e l’intrattenimento congiunto “Esuli e Rimasti” presso la sede comunitaria.
Il giorno 19 giugno, appuntamento in Cattedrale per la messa concelebrata dal Vescovo Mons.Eugenio Ravignani e da don Desiderio Staver, con l’immancabile intervento del coro misto della “Lino Mariani”. Dopo l’adunata antistante il Duomo e una storica foto di gruppo, ci si trasferirà al Cimitero della Marina, per lo scoprimento, nel Sacrario Italiano, della targa in memoria ai Caduti del cacciatorpediniere “Rossarol”, inabissatosi al largo di Lisignano il 16 novembre 1918 dopo l’impatto con una mina.
L’incontro per la prima volta in città
Vediamo, nel frattempo, le considerazioni sull’avvenimento e il programma da cogestire, da parte di Claudia Millotti, presidente dell’Assemblea della Comunità degli Italiani di Pola.
”Come Comunità degli Italiani apriamo le porte al 55.esimo Raduno Nazionale degli Esuli da Pola, supportando segmenti importanti del programma organizzato dall’Associazione Libero Comune di Pola in esilio. L’anzidetta Associazione ci ha chiesto la collaborazione, il nostro supporto per accogliere il Raduno che per la prima volta – da qui il suo rilevante significato – si terrà a Pola.
Quali sono questi segmenti di particolare rilievo?
L’incontro dei radunisti con i rappresentanti della Comunità degli Italiani di Pola. Ci farà molto piacere ricevere i graditissimi ospiti con un saluto e la presentazione della nostra Comunità. Come la nostra tradizione vuole, il momento dei saluti sarà reso più cordiale da un brindisi, che vuole segnare la collaborazione esistente negli anni passati ma anche nuovi percorsi culturali da compiere assieme.
Altro momento importante sarà quello di sabato, con una serata conviviale e programma d’intrattenimento culturale, da trascorrere tutti assieme, esuli e rimasti. Per detta serata si preannuncia un estivo comunitario eccezionalmente festoso, accogliente e affollato, perché ben 180 sono i partecipanti al Raduno provenienti dall’Italia. Si esibiranno per l’occasione la “Lino Mariani” al completo, come ambasciatori della nostra polesanità, e gli altri attivisti della Comunità. Di rilievo la giornata domenicale, che ci coinvolgerà nei preparativi e nell’organizzazione già al mattino, con la Santa Messa al Duomo e quindi con il cerimoniale al Cimitero della Marina.
La CI, dunque, è inclusa attivamente nell’organizzazione del programma in comune del Raduno. Speriamo che tutti i partecipanti si sentano a casa loro nella nostra Comunità. Questo è il nostro intento e augurio”.
Porte aperte per la collaborazione
Considerazioni a proposito del 55.esimo Raduno Nazionale degli Esuli a Pola espresse anche da Fabrizio Radin, presidente della Comunità degli Italiani di Pola: ”Quando l’associazione che raggruppa gli esuli polesani espresse, mesi fa, il desiderio di organizzare il proprio cinquantacinquesimo raduno a Pola, non ebbe il bisogno di bussare alla porta della Comunità degli Italiani, perché la nostra porta, per quel che riguarda i rapporti con gli esuli, era spalancata da almeno vent’anni.
A metà giugno, dunque, ospiteremo in città e negli ambienti della CI un folto gruppo di nostri concittadini che le tragiche vicende del secondo dopoguerra hanno costretto all’esilio. Permettetemi innanzitutto di esprimere loro, per l’ occasione, a nome della comunità dei polesani rimasti, la mia personale soddisfazione assieme ad un caldo augurio di benvenuto o meglio di bentornati a casa!
La nostra Comunità degli Italiani sin dal 1991, per statuto e orientamento programmatico, dedica particolare cura ai rapporti con gli esuli. Al di là di questo aspetto formale, vi sono ragioni di carattere morale e civile che ci spingono ad esprimere rispetto e considerazione delle molteplici ragioni di una scelta dolorosa e traumatica come è stata quella dell’esodo da Pola. Ne siamo stati personalmente colpiti se è vero, come è vero, che ogni famiglia di polesani rimasti ha avuto una sua parte esodata.
Da questo punto di vista, il 18 giugno di quest’anno si chiude un ciclo: per questo tramite mi permetto alla fine di esprimere l’augurio che se ne apra un altro, di stima e comprensione reciproca tra tutti gli uomini e le donne che, a Pola come nel mondo, sentono di appartenere – per lingua, cultura e tradizioni – al campanile della polesanità.
Arletta Fonio Grubiša
(courtesy MLH)