Numerose le personalità intervenute al ricevimento in Municipio
L’incontro tra sindaco ed esuli con l’occhio rivolto al futuro
Come da tradizione, il sindaco Vojko Obersnel ha ricevuto ieri, in occasione di San Vito, i rappresentanti degli esuli fiumani. La delegazione era accompagnata dal console generale d’Italia a Fiume, Renato Cianfarani, dalla presidente della Comunità degli Italiani di Fiume, Agnese Superina e dal presidente dell’esecutivo del sodalizio, Roberto Palisca.
“Per me è la prima volta che partecipo ai festeggiamenti di San Vito e so che si tratta di una ricorrenza importantissima per tutti i fiumani”, ha detto il console Cianfarani nel salutare i rappresentanti della Città. “Il prossimo ingresso della Croazia nell’Ue – ha aggiunto – contribuirà a rafforzare ulteriormente i rapporti di collaborazione tra Italia e Croazia e tra le varie istituzioni dei due Paesi”. ´
Dorotea Pešić-Bukovac, presidente dell’Assemblea cittadina, ha parlato dei vari progetti realizzati a Fiume, tra cui la piscina per i tuffi che ha portato a cinque il numero delle vasche di cui dispone il polo natatorio.
Parlando della storia della città, Amleto Ballarini, presidente della Società di Studi Fiumani, ha ricordato il forte legame esistente tra gli esuli e la loro città d’origine. “I giorni dell’esilio ci pesano nel cuore, ma il ritorno ha sanato le ferite”. Amleto Ballarini si è detto soddisfatto per come procede l’educazione in lingua italiana a Fiume che, come ha ricordato, “fiorisce sempre di più”. Parlando di storia ha sottolineato che “si possono commettere errori di forma”, ma si deve comprendere anche il fatto che “non siamo addestrati a fare i diplomatici”.
Il sindaco di Fiume si è detto propenso a parlare piuttosto del futuro e a “lasciare la storia agli storici”. “Ognuno ha una propria opinione soggettiva sui fatti”, ha precisato, aggiungendo di ritenere “molto più importante rivolgersi al futuro per consentire alle nuove generazioni condizioni di vita e lavoro migliori”. “Fiume offre le stesse possibilità a tutti, mentre alla minoranza italiana vengono garantite condizioni particolari e in questo senso la Città fa già parte dell’Unione europea”, ha precisato Obersnel.
Amleto Ballarini ha poi consegnato al sindaco di Fiume la nuova pubblicazione intitolata “Dall’esilio al ritorno”, ricordando i 50 anni d’esistenza della Società di Studi Fiumani. Soffermandosi sulla consegna dei premi al Liceo, ha sottolineato che “vogliamo consegnare i premi ai migliori, a prescindere dalla loro etnia. L’importante è che pratichino la cultura italiana”.
Agnese Superina ha invece ricordato l’importanza che riveste per gli esuli che si trovano in America e in Australia la rivista “La Tore”, che permette agli italiani d’oltreconfine di essere sempre aggiornati sugli avvenimenti in città. In occasione della settimana della cultura fiumana, la presidente ha ricordato l’opera di Giacomo Scotti “Fiume, cent’anni e più secoli alle spalle”, che è stata realizzata grazie al contributo del Consiglio per la minoranza italiana di Fiume.
Guido Brazzoduro, sindaco del Libero Comune di Fiume in esilio, ha sottolineato invece l’importanza degli scambi tra le due realtà. Ha ricordato che in collaborazione con il cimitero di Cosala è stata avviata l’opera di restauro delle tombe più significative, simbolo della cultura e della testimionianza italiane sul territorio. Con l’obiettivo di terminare i lavori l’anno prossimo, ha chiesto al sindaco aiuto per accelerere i tempi di realizzazione.
All’incontro hanno partecipato inoltre il vicesindaco di Fiume, Željko Jovanović, mentre in rappresentanza degli esuli c’erano pure Laura Calci-Chiozzi e Mario Stalzer, rispettivamente vicesindaco e segretario generale del Libero Comune di Fiume, e Marino Micich, segretario generale della Società di Studi Fiumani di Roma.
Tamara T
(courtesy MLH)