A dieci anni di distanza dalla prima visita di un Presidente della Repubblica italiana alle comunità d’oltreconfine, quella di Carlo Azeglio Ciampi nel 2001, il Capo dello Stato Napolitano si trova in visita ufficiale in Croazia e in Istria, dove sono previsti alcuni incontri istituzionali con l’omologo croato Ivo Josipovic e il premier Jadranka Kosor. Nel tardo pomeriggio del 15, il programma prevede l’arrivo di Napolitano a Pola, atteso dalla Comunità italiana nella sua sede per un contatto con i rappresentanti di pressoché tutte i gruppi italiani presenti nell’ex Jugoslavia, siano oggi nell’attuale territorio della Croazia che in quello della Slovenia.
In agenda il punto sulle attività delle comunità, sul mantenimento della cultura e della lingua italiane e sui finanziamenti da parte della madrepatria. Fonti diplomatiche italiane sottolineano come l’eventuale presenza, assieme a Napolitano, del presidente Josipovic, costituirebbe un gesto fortemente significativo per quel che concerne la tutela delle minoranze.
In serata, grande concerto all’Arena di Pola con brani italiani e croati eseguiti dalla Filarmonica di Zagabria e dal Coro delle comunità italiane in Croazia e in Slovenia.
La presenza del Capo dello Stato in Istria è considerata doppiamente significativa perché avviene in concomitanza con il 150.mo dell’Unità d’Italia che da mesi viene commemorato anche nelle comunità italiane sino a Spalato. In questo senso i massimi rappresentanti italiani, Furio Radin e Maurizio Tremul, sono stati molto espliciti: «In tutte le comunità di connazionali l’Italia è sempre vista come la madrepatria. Per questo riponiamo un immenso significato in questa ricorrenza».