Da Roma Spalato dista ben poco, se si pensa all’intenso e imperiale legame che unisce l’Urbs alla solenne e straordinaria dimora di Diocleziano, quell’imperatore dalmato che riformò in un punto di svolta della sua storia l’assetto intero dello Stato, senza trascurare – al pari di altri, ma nel suo caso suona più particolare – la tenuta e il rinforzo dei confini.
Ai nostri giorni, anzi nel corso di questa estate, l’imperatore e il suo palazzo di Spalato hanno ospitato i “pretoriani” e i “legionari” dell’associazione italiana «Civiltà Romana», una quarantina di figuranti in costume che hanno percorso l’antico nucleo cittadino, dalle Rive al Peristilio, per la gioia bambina dei turisti ghiotti di un’imprevista performance a tema.
Le cronache locali riferiscono di un’esibizione perfetta, nonostante i circa 35 chili di vesti e armature indossate, peraltro compensati da applausi e incitamenti e riprese a iosa.
Spalato, Diocleziano e la consorte Prisca entrano nel Palazzo scortati dai “pretoriani” (foto “Il Piccolo”)