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02set/14.17 – IRCI: prorogata mostra ”100 x Istria”

L’IRCI, Istituto regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata, comunica che la mostra «100 x Istria. Un percorso fotografico nella nostra Provincia 1920-1940», allestita presso gli spazi espositivi al piano terra del Civico Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata di via Torino 8, riaprirà al pubblico lunedì 5 settembre e rimarrà visitabile sino a mercoledì 28 settembre compreso con il consueto orario dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.30, la domenica dalle 10.00 alle 13.00.

L’esposizione rappresenta un momento di testimonianza fotografica della Provincia dell’Istria ferma negli anni, appunto fra il 1920 ed il 1940, che sono appartenuti ai ricordi dei nostri nonni e genitori ed ancora sopravvivono nei nostri vecchi. Si propone un primo percorso che tende a mostrare le varie città e i borghi di tutto il territorio da Muggia a Pola, con continue puntate verso i paesi dell’interno, da Grisignana a Montona e Portole, da Visinada a Pisino e via dicendo, ed una seconda via che porta a percorrere il Carso da Sesana a Postumia verso Mattuglie, Primano sino all’area di Fiume, Abbazia e si conclude con una visione delle isole di Cherso e Lussino. Particolarmente intriganti sono le fotografia della miniera di Arsia con i minatori al lavoro e la cittadina omonima nella sua qualificazione del 1937/38.

Per la riapertura del 5 di settembre sono state aggiunte ulteriori immagini degli anni ’20 e ’30 del secolo scorso con particolare attenzione al triangolo Grisignana, Portole e Montona. Accolte con molto interesse anche alcune bacheche con reperti tratti dalle collezioni d’Istituto atte a contestualizzare momenti ed immagini proposte. Fra questi spiccano gli ornamenti in oro ed argento in filigrana del costume dignanese risalenti ai primi anni ’20 e recente dono della signora Nidia Rismondo ed ovviamente proposti sotto una splendida immagine dell’epoca che ritrae alcune donne dignanesi in costume tradizionale e con accanto anche una fotografia della stessa Nidia, bimba, sempre negli anni ’20, che indossa, oltre al costume, proprio gli ornamenti esposti.

            La mostra, aperta nel mese di luglio e nella prima decade di agosto, è stata accolta con molto favore sia dal pubblico locale che dai numerosi visitatori (anche illustri come Mughini o Sgarbi) del resto d’Italia e stranieri che, spesso, conoscono poco la storia delle nostre terre. L’affluenza di circa ottomila visitatori, per il periodo, conferma la grande popolarità dell’iniziativa che potrà continuare sempre grazie all’opera prestata dal Gruppo dei Volontari dell’IRCI i quali, oltre a consentirne l’apertura al pubblico, forniscono informazioni e raccontano della nostra storia in esilio.

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