ANVGD_cover-post-no-img

09set/12.17 – Mons.Musich: da Cherso esule a Trieste per i disagiati mentali

Ricorrono 61 anni di sacerdozio di monsignor Simeone Musich, una vita spesa a favore dei disagiati e degli emarginati. Nel luglio 1950, quando il ventitreenne Simeone Musich, nativo di Aquilonia di Cherso – dopo non poche traversie che lo videro, tra il 1948/’49, perseguitato e imprigionato dall’Ozna, la famigerata polizia politica jugoslava – venne ordinato sacerdote. Parroco nel ’63 a Fusine di Val Romana, 16 anni più tardi nel 1979 venne nominato dal vescovo Bellomi, delegato diocesano all’assistenza religiosa nei Centri di salute mentale, nei Centri diurni e nelle Residenze sanitarie e sociali di Trieste, divenuti punto di riferimento per la cura dei sofferenti psichici, dopo che la legge Basaglia del 1978 aveva portato alla chiusura dei manicomi.

 

Nel 1998 poi, monsignor Musich fondò con un gruppo di volontari, l’associazione Buon Pastore. Scopo di questa associazione è quello di promuovere la difesa dei diritti fondamentali delle persone soggette a malattia mentale; combattere la disinformazione e il disinteresse su tali malattie, e condividere le situazioni di bisogno e di disagio di queste persone. Il ruolo di monsignor Musich – il 23 luglio 2008 gli è stato conferito su proposta del vescovo Ravignani il titolo di cappellano di Sua Santità – è dunque un ruolo, particolarmente apprezzabile anche nel coinvolgimento solidale del volontariato attorno ai malati psichici e alle loro famiglie. Alla cerimonia di domenica saranno presenti rappresentanti della parrocchia di Aquilonia di Cherso e anche rappresentanti della parrocchia di Fusine. Presenti inoltre autorità e medici del Dipartimento di salute mentale, nonché il vescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi e la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat.

 

(fonte “Il Piccolo” 9 settembre 2011)

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.