Stefano Zecchi con Quando ci batteva forte il cuore (Mondadori), ha vinto l’edizione 2011 del Premio “Aqui Storia” per la sezione romanzo storico. Un riconoscimento prestigioso all’autore del racconto ambientato nell’Istria insanguinata dagli eccidi delle Foibe e pronta ormai all’esodo della sua popolazione italiana. Il protagonista è un bambino di sei anni, Sergio, che vive solo con la madre Nives, donna autonoma e coraggiosa che lo cresce mentre il padre è in guerra. Eventi famigliari e storici si intersecano, avendo sempre in primo piano il destino di una terra straziata dalle violenze della guerra e della feroce occupazione jugoslava.
Un romanzo, questo, che ha ottenuto ampio successo di pubblico ed è stato presentato in molte città italiane nel corso del 2010 ed ancora quest’anno, anche su iniziativa dei Comitati provinciali dell’Anvgd. «La misura del romanzo è classica. Sobria negli effetti, stringata nel racconto dei fatti ma anche precisa nei dettagli, e animata dalla volontà di capire qualcosa nel gomitolo inestricabile della storia e dell’anima umana», così ne ha scritto Giuseppe Conte nella sua recensione apparsa su “Il Giornale”.
Stefano Zecchi è nato a Venezia, è ordinario di Estetica all’Università degli Studi di Milano. Attento osservatore dei cambiamenti culturali e comportamentali della società contemporanea, ha ricevuto molti riconoscimenti per le sue opere, tra i quali nel 1996 il Premio “Bancarella”, nel 2001 il Premio “Grinzane” e il Premio “Fondazione Cimitile” per la migliore opera di narrativa con Il figlio giusto.
