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15dic11 – Mori e Milani, letture da ”Bora” per ricordare la storia

Nelida Milani e Anna Maria Mori: l’esperienza di vita vissuta come minoranza etnica a confronto – si fa per dire – con la sensazione di sradicamento che accompagna l’esistenza di un esule. Due volti della tragedia comune che la Storia del Novecento ha riservato alle genti dell’Adriatico orientale; due volti femminili di donne nate a Pola e investite dalle conseguenze della Seconda guerra mondiale e dei Trattati di Parigi del 1947, che hanno segnato per sempre l’irreversibile lacerazione tra il “prima” e il “dopo”. Difatti, la pace, dopo la fine del conflitto militare del ‘39-‘45, giunge per gli altri, ma non per gli abitanti delle terre adriatiche, costretti all’esodo. “E poi, un bel giorno, o forse dovrei dire un brutto giorno, tutto questo all’improvviso finì: ma per noi, per la gente dell’Istria con i paesi e le città affacciate su quel mare bellissimo, incorniciato da ghirlande di ciottoli bianchi e da rocce grigie a strapiombo, non arrivò la pace come per il resto d’Italia”, spiega Nelida Milani nel romanzo scritto a quattro mani con la Mori, “Bora”, pubblicato da Frassinelli nel 1998.

 

Lette e rilette, applaudite, premiate, le loro “voci” sono tornate a risuonare nelle nostre terre grazie a un progetto realizzato dal Dramma Italiano del Teatro nazionale croato “Ivan de Zajc” di Fiume in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. “Pagine scelte da ‘Bora’”, recital con musiche, dopo aver debuttato con successo a Zagabria nell’ottobre scorso all’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria nell’ambito della Settimana della lingua italiana nel mondo, viene proposto questa sera (ore 20) al Teatro “Miela” nell’ambito di “In mezzo al mare si mise a nuotar…”, manifestazione di spettacoli, libri e parole organizzata dal Circolo Culturale “Jacques Maritain” e dal Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana, Istriana, Fiumana e Dalmata. Lunedì prossimo, 19 dicembre, alle ore 18.30 la pièce è in programma alla Comunità degli Italiani di Rovigno, il giorno successivo, martedì 20 dicembre, sempre alle 18.30, alla Comunità degli Italiani di Pola.

 

Milani e Mori sono interpretate rispettivamente da Laura Marchig – che firma pure la regia, la drammaturgia e la selezione dei passi dal romanzo – e Leonora Surian, e ci raccontano la storia di un’intensa amicizia fra due anime simili che, pur avendo scelto due strade diverse, scoprono di condividere un unico destino: quello di sentirsi delle esiliate. Nelida, vivendo nella Pola del dopoguerra, per poter continuare a rimanere sé stessa, si troverà a dover rimanere chiusa nel proprio guscio, nel suo “esilio interno”; Anna Maria, essendo andata a vivere in Italia, scoprirà di essere considerata straniera, diversa, altra, dai suoi stessi fratelli italiani e sceglierà quindi di nascondere le proprie origini istriane, di mimetizzarsi per amore del quieto vivere. A eseguire la colonna sonora è la pianista Maja Dobrila. La musica rappresenta infatti un elemento importante in questa lettura-spettacolo in cui vediamo Leonora Surian impegnata anche come cantante.

 

(fonte “La Voce del Popolo” 15 dicembre 2011)

 

Roma, la scrittrice istriana Anna Maria Mori riceve nel 2009 il Premio Giorno del Ricordo istituito dall’Anvgd

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