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Amnesty Intern.: nel Parlamento croato criminali di guerra (Il Piccolo 30 dic)

Neanche il tempo di cominciare a lavorare che il governo di centrosinistra del premier Zoran Milanovic sta subendo il pressing di Amnesty International per l’Europa e l’Asia Centrale, sollecita nell’invitare l’esecutivo croato a fare piazza pulita dei presunti criminali di guerra. Quelli di nazionalità croata. La presidente dell’organizzazione, Nicole Duckworth, si è rivolta al governo di Zagabria sventolandogli un rapporto parecchio scottante e in cui si citano due nomi.

Il primo è quello dell’eminenza grigia dell’Hdz, l’immarcescibile Vladimir Seks, venerdì scorso eletto vice presidente del Sabor, il Parlamento croato. Secondo Amnesty, Seks era stato citato nel corso del processo a Branimir Glavas, condannato a otto anni di reclusione per crimini di guerra contro civili serbi nel 1991 a Osijek (Croazia) e attualmente detenuto nel carcere di Mostar, in Bosnia-Erzegovina, dove era fuggito dopo la sentenza. Si era infatti parlato al processo della cosiddetta responsabilità di comando di Seks per le liquidazioni sommarie di civili serbi negli Anni ’90 a Osijek e in Slavonia.

All’epoca delle uccisioni l’attuale vice presidente del Sabor era il responsabile del Comando di crisi a Osijek e non c’era foglia che potesse muoversi senza l’ok di Seks, temuto e riverito. Sotto l’occhio di Amnesty vi è anche l’ammiraglio in pensione Davor Domazet Loso, ex capo di Stato maggiore delle Forze armate croate e sospettato di crimini di guerra commessi nel 1993 contro civili di etnia serba nella sacca di Medak, in Lika, la regione a Est di Fiume.

Per Amnesty International il nuovo governo croato deve porre rimedio in tempi brevi agli errori compiuti dagli esecutivi che l’hanno preceduto, garantendo inchieste e processi imparziali ed equi per le nefandezze che hanno caratterizzato la guerra croato-serba di 20 anni fa. In caso contrario, questa la categorica opinione di Amnesty, si porrà la domanda se la Croazia abbia tenuto fede agli impegni per entrare nell’Unione europea. Il neoministro della Giustizia croato, l’indipendente Orsat Miljenic, ha sottolineato che il governo s’impegnerà al massimo per arrivare a processare tutti i criminali di guerra ancora in libertà: «Non ci saranno discriminazioni in questo settore».

 

(fonte “Il Piccolo” 30 dicembre 2011)

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