Il presidente croato Stipe Mesic ha aspramente criticato una predica dell'ordinario militare del Paese, il vescovo Juraj Jezerinac, che si sarebbe impegnato nella campagna politica per le elezioni del 25 novembre attaccando il principale partito di opposizione di centro sinistra, definendolo 'satanico'. Lo scrive oggi il quotidiano di Fiume Novi List.
'Nell'esercito non ci possono essere persone che in alcun modo appoggino pubblicamente una qualsiasi formazione politica', ha dichiarato il presidente croato indirettamente annunciando la possibilita' di chiedere la destituzione del vescovo se si ripetera' un simile caso.
Mesic ne ha parlato oggi anche con il nunzio apostolico monsignor Francisco-Javier Lozano, convocato d'urgenza ed ha precisato che 'non si immischia negli affari ecclesiastici', ma interviene in quelli militari.
Come ha riportato la stampa di Zagabria, il vescovo Jezerinac avrebbe nella sua predica domenicale definito 'sataniche' le promesse del Partito socialdemocratico (Sdp) che fra tre settimane sfidera' per la guida del Paese il centrodestra capeggiato dal premier uscente Ivo Sanader.
'Alcuni ci promettono che non ci sara' piu' l'educazione religiosa nelle scuole, che i nostri figli saranno liberi perche' legalizzeranno le droghe', ha detto mons. Jezercinac, non nominando direttamente l'Sdp: tuttavia, dopo le recenti polemiche proprio su questi punti, la stampa ha immediatamente riconosciuto nei socialdemocratici l'obiettivo delle critiche.
Il partito di Sanader, la Comunita' democratica croata (Hdz), ha invece elogiato le parole del vescovo. 'I prelati croati hanno il dovere di rivolgersi al popolo, anche in vista delle elezioni', hanno spiegato dall'Hdz, che secondo gli ultimi sondaggi, e' alla pari, al 30 per cento, con i rivali dell'Sdp.