Anche i rimpatriati dalla Libia, riuniti nell'AIRL, chiedono fondi per l'indennizzo dei beni perduti.
La loro vicenda si apre nel 1970, quando i 20.000 italiani espulsi lasciano in Libia beni per 200 miliardi di lire di allora, più depositi bancari e avviamento per altri 200.
Gli acconti sono stati finora parziali e ora si prospetta una nuova legge che però non chiuderà definitivamente la questione economica. Per questo, dopo 37 anni, protestano vivacemente.
Non sanno cosa li aspetta. Gli Esuli giuliano-dalmati aspettano da 60 anni e sanno cosa vuol dire il giochino degli acconti…