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15feb12 – A Cagliari il Comune ignora il 10 Febbraio

«Sino all’ultimo abbiamo sperato che il cambio di amministrazione ed il fatto che sulla poltrona di Sindaco si fosse seduto un esponente di Sel, partito dalle chiare radici comuniste, non pregiudicasse la presenza di un esponente del Comune di Cagliari alle celebrazioni che ogni anno vengono celebrate nel Parco dedicato ai Martiri delle Foibe», Salvatore Deidda del Comitato 10 febbraio. «Sin dal primo anno abbiamo deciso che questa data venisse celebrata senza simboli di Partito, senza alcun livore ideologico, ma ribadendo chi furono gli autori, i mandanti ed i complici del massacro di migliaia di italiani (e più o meno un centinaio di sardi) nel confine nordorientale».

 

«Abbiamo spedito l’invito certi che la partecipazione del Comune di Cagliari non fosse in discussione, in quanto garante di tutti i cittadini, tanto più se, come in questo caso, si tratta di un momento di raccoglimento e riflessione che prescinde ogni appartenenza ideologica». «Ci siamo sbagliati. Il Comune di Cagliari non solo è risultato assente ma non ha avuto nemmeno l’accortezza di mettere le bandiere a mezz’asta, come hanno invece fatto altre Istituzioni. Dall’amministrazione Comunale è pervenuto solo un assoluto silenzio; lo stesso silenzio che per anni ha coperto la vicenda relativa alle Foibe».

 

«Porgiamo i nostri complimenti al Sindaco Zedda, alla Giunta Comunale ed alla Maggioranza tutta. Questi signori possono sorridere per aver vinto una sedicente battaglia ideologica; ma se un barlume di perspicacia dovesse coglierli, si renderanno conto del fatto che la loro mancanza di rispetto non si è rivolta agli organizzatori, bensì a coloro che, ancora oggi, ricordano quelle sofferenze in silenzio e, loro sì, con enorme dignità».

 

(fonte www.algheronotizie.it 12 febbraio 2012)

 

Cagliari, l’ingresso al Parco Martiri delle Foibe, visibilmente deturpato dai writers (foto www.cagliarinverde.com)

 

 

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