Assistere a Busalla alla celebrazione del Giorno del Ricordo significa vivere una mattinata densa di appartenenza alle nostre radici stando in mezzo ad Autorità e studenti busallesi, orgogliosi di aver dimostrato nei momenti difficili del dopoguerra la loro umana e calorosa accoglienza ai fiumani e lussignani, che qui approdarono in mancanza di alloggi a Genova.
E ne passarono per Busalla: in pochi anni quasi 3.000 profughi!
L’Amministrazione di allora (1946-1948), sindaco Antonio Cervetto (Pci) e Commissario agli Alloggi Paolo Martignone (Psi) – quando a Bologna, Venezia e altre città del Nord sputavano ai profughi al grido di «fascisti» – tappezzarono la cittadina di manifesti murali per invitare i busallesi ad aprire le case, le ville, le villette chiuse e darle ai diseredati che arrivavano dalla Venezia Giulia. Fu una toccante pagina degna del libro Cuore, che l’attuale sindaco di Busalla Valerio Mauro Pastorino descrisse nel volumetto Fiumani nel 1999 e che fu pubblicato a puntate su “El Fiuman”, bimensile in dialetto fiumano che si pubblica a Newport (Australia). Aveva scritto allora Pastorino:
«Arrivarono – i fiumani – non con le valigie di cartone come fu l’emigrazione dal Sud al Nord, ma con indumenti che si vedeva che non erano straccioni e questi fiumani non avevano gli occhi spalancati per ciò che vedevano perché avevano lasciato meglio di ciò che trovavano. Essi erano finiti in un posto che era indietro nel tempo e non il contrario; e gli stracci che avevano dentro ai bauli erano più uguali a quelli che vestivano i villeggianti genovesi in estate che non quelli dismessi della gente del paese».
Ecco, in questo ambiente di cordiale amicizia, si è svolta la VII Edizione del nostro “Giorno” sotto l’egida del Comune e con il patrocinio della Regione Liguria, che ha inviato il proprio Gonfalone, scortato da due Guardie in Grande Uniforme.
In primo piano – nell’ampio e gremito Salone della locale Società di Mutuo Soccorso (g.c.) – una cinquantina di studenti medi e professori che hanno seguito con la massima attenzione le relazioni, aperte dal rappresentante regionale prof. Nicolò Scialfa, storico del Medio Evo, ma molto ben ferrato anche nella nostra storia. Gli esponenti del Comitato Anvgd di Genova Emerico Radmann e Fulvio Mohoratz hanno esposto il tema del Ricordo con molta efficacia e delicatezza, mentre le esposizioni del rev. Marco Granara e del dott. Valerio Pastorino, allora bambini, hanno suscitato intensa emozione per i loro ricordi di giovinetti, quando vennero a trovarsi in immediato contatto con le diverse abitudini della “mularia” profuga approdata a Busalla.
In chiusura, il giornalista-musicologo Sergio Di Tonno ha ricordato la sfavillante carriera di Sergio Endrigo, poeta e cantante, ed è toccato anche a me parlarne – in quanto ero stato suo Istitutore al Collegio “N. Tommaseo” di Brindisi. Last but not least, i nostri fiumani di Busalla hanno offerto in chiusura un ricco pranzo preparato dalle signore con in testa l’infaticabile Fernanda Celli.
Rudi Decleva