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21mar12 – Commemorato in Aeronautica il Gen. Licio Giorgieri

Martedì 20 marzo, con una cerimonia svolta nella Sala degli Eroi di Palazzo Aeronautica di Roma, è stato ricordata la figura del Generale Ispettore Capo Licio Giorgieri, Capo del Corpo del Genio Aeronautico e Direttore Generale della Direzione Generale Costruzioni Aeronautiche.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Triestini e Goriziani di Roma in occasione dei 25 anni dall’attentato nel quale il Generale Giorgieri rimase ucciso.

 

Alla cerimonia, presieduta dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Giuseppe Bernardis, hanno partecipato, tra gli altri, il Generale Stelio Nardini e numerosi Ufficiali del Genio Aeronautico che ebbero modo di conoscere e collaborare con il Generale Giorgieri.

 

Dopo la commemorazione ufficiale, pronunciata dal Generale Ispettore Capo Esposito Domenico, Capo del Corpo del Genio Aeronautico, hanno rivolto un saluto ai partecipanti il Comm. Sancin, Presidente dell’Associazione Triestini e Goriziani, e Giulia Angela Brandi, Assessore al Lavoro del Friuli Venezia.

 

Il Generale Giorgieri, di origine lussignana, era nato a Trieste nel 1925 e nella città giuliana aveva studiato e si era laureato in ingegneria, cominciando sia ad insegnare sia l’attività di progettista. Nel 1954 vinse il concorso in Aeronautica Militare iniziando la carriera di Ufficiale tecnico a Ghedi, fino ad arrivare al grado di Generale Ispettore Capo e divenendo appunto Capo del Corpo del Genio Aeronautico e Direttore Generale della Direzione Generale Costruzioni Aeronautiche.

 

Il 20 marzo 1987 a Roma il generale, mentre rientrava nella propria abitazione a bordo dell’auto di servizio, venne affiancato in via del Fontanile Arenato da esponenti delle Brigate rosse – Unione Comunisti Combattenti a bordo di un motociclo. I terroristi esplosero cinque colpi e uccisero il generale, lasciando illeso l’autista, Simone Narcelli, un aviere di leva.
Il 9 o il 10 dicembre precedente, il generale aveva segnalato un possibile fallito tentativo di attentato alla sua persona nello stesso luogo. Chiese maggiore protezione, ma non gli venne concessa.
Il generale Giorgieri lasciò la moglie Giorgia Pellegrini, preside di scuola media a Roma e una figlia, Luisa Gioia Giorgieri, deceduta il 13 maggio 1994 per un tumore.
L’omicidio suscitò vasta emozione dopo che per alcuni anni le violenze terroristiche erano parse scemare e a seguito della tragica morte, la salma del generale fu esposta in una camera ardente presso il Ministero dell’Aeronautica Militare a Roma, dove ricevette l’omaggio della cittadinanza prima dello svolgimento dei funerali.
Alla sua memoria è dedicato il caccia Lockheed F-104G esposto come gate guardian presso l’aeroporto di Trento.

Per il suo omicidio, oltre a Maurizio Locusta e Francesco Maietta, sono stati condannati anche Claudia Gioia e Paolo Persichetti che però in questi ultimi anni se la stanno passando piuttosto bene. Claudia Gioia (con condanne a 27 anni) è una delle dirigenti del Museo d’arte contemporanea di Roma (nomina avvenuta quand’era sindaco Walter Veltroni), Paolo Persichetti (condannato a 22 anni e 6 mesi) ha lavorato per mesi come giornalista al quotidiano “Liberazione”, Maurizio Locusta (condanna a 24 anni) fa l’assistente di sala-consultazione alla Fondazione Lelio Basso – Issoco. La moglie del generale, Giorgia Pellegrini, preside in pensione, nel 2002 si è opposta a una richiesta di grazia per Maietta e ha chiesto di incontrare Alberto Torregiani che sta lottando per l’estrazione dal Brasile di un altro terrorista e assassino: Cesare Battisti. Ma soprattutto ha finanziato due borse di studio all’università di Trieste nella speranza di arrivare alla verità sugli anni di piombo.

 

 (fonte Stato Maggiore Aeronautica – Ufficio Pubblica Informazione, Il Piccolo, Wikipedia)

 

 

  

  

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Alcuni momenti della cerimonia

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