Il capo della delegazione dell’Unione europea in Croazia, Paul Vandoren, presentando a Zagabria gli avvenimenti per la Settimana europea 2012, ha affermato che da un anno a questa parte, “La Croazia ha compiuto un progresso spettacolare nel suo percorso verso l’UE”. Vandoren ha fatto il punto della situazione sul cammino europeo della Croazia nel corso di una conferenza stampa comune assieme a Vesna Pusić, ministro degli Affari esteri ed Europei.
“Un anno fa, non eravamo nemmeno certi se i negoziati d’adesione si sarebbero conclusi. Fino ad oggi, non soltanto sono terminati, ma è stato anche firmato il Trattato d’adesione, ratificato finora da sei Paesi”, ha aggiunto Vandoren, precisando che “per un simile successo possono essere soddisfatti sia la Croazia, sia l’Unione europea”.
Vandoren e Vesna Pusić hanno illustrato le manifestazioni per la Settimana dell’Europa, che quest’anno viene organizzata per la tredicesima volta. In Croazia sono previsti circa trenta avvenimenti, promossi dal ministero degli Affari esteri ed Europei, dalla delegazione dell’UE a Zagabria e da altri partner. Tra questi, dodici si svolgeranno nella capitale, una ventina nelle varie Regioni. Tra gli spettacoli più significativi, Vandoren ha rilevato le Giornate del cinema europeo, iniziate già ieri sera a Zagabria con la proiezione della pellicola italiana “Terraferma”. Le Giornate si svolgono fino al 9 maggio, oltre che a Zagabria, anche a Fiume e a Pola. In tutte le maggiori città saranno installati appositi stand dove potrà essere preso in visione il materiale pubblicitario sull’Unione europea.
Torna, intanto, sotto i riflettori la questione dei depositi valutari congelati dei risparmiatori croati della vecchia Banca di Lubiana. L’argomento è nuovamente all’ordine del giorno, ha sottolineato il ministro croato degli Affari esteri ed Europei. Di questo, ha aggiunto, dovremo discutere prossimamente con la parte slovena. I partner europei, ha puntualizzato in questo contesto Vesna Pusić, ritengono che i negoziati si siano conclusi e che la questione della Banca di Lubiana sia di carattere bilaterale. Fra breve, ha rilevato ancora il ministro, dovrebbe essere organizzato un incontro fra i premier croato e sloveno, Zoran Milanović e Janez Janša. E il vertice dovrebbe essere un’occasione anche per affrontare di nuovo la questione della Banca di Lubiana. Vesna Pusić ha rigettato le tesi secondo le quali il precedente governo croato avrebbe accettato di risolvere nell’ambito della successione della ex Jugoslavia il nodo del debito del vecchio istituto di credito lubianese nei confronti dei risparmiatori croati.
In questo ambito ha sottolineato che si parlava di una possibile mediazione della Banca dei regolamenti internazionali di Basilea. La Banca di Basilea, però, ha sostenuto Vesna Pusić, ha affermato che la questione non è più di sua competenza. A complicare la situazione sul piano bilaterale, lo ricordiamo, è stato il recente appoggio del governo di Zoran Milanović a due banche zagabresi per le denunce contro la vecchia Banca di Lubiana, attinenti ai depositi congelati convertiti in debito pubblico croato.
(fonte “La Voce del Popolo” 3 maggio 2012)