Parenzo. In seguito all’esodo del dopoguerra in città erano rimaste solo una decina di famiglie italiane che quindi pian piano, con un lavoro da certosino nel campo dell’arte, della cultura e della musica hanno non solo mantenuto in vita l’italianità ma anche divulgata alle giovani generazioni. Con queste parole il presidente della Comunità degli italiani Graziano Musizza ha salutato l’ambasciatrice d’Italia a Zagabria Emanuela D’Alessandro giunta in Istria per dare un segnale tangibile di vicinanza della madrepatria agli italiani di queste terre.
All’incontro sono intervenuti i rappresentanti delle altre Comunità italiane sul territorio nonché del mondo della scuola italiana. Nel colloquio, oltre ad apprezzare quanto si sta facendo nel campo dell’affermazione della lingua e della lingua italiana, l’ambasciatrice si è espressa in termini positivi a proposito dell’apertura nei confronti dei non italiani. Si è compiaciuta della folta presenza di bambini nelle varie sezioni dell’asilo “Paperino”, per la precisione un’ottantina, e degli alunni dell’elementare italiana “Bernardo Parentin”, ben 115. Qui lo ricordiamo negli anni ‘80 del secolo scorso si era toccato il minimo, solo 12 alunni nelle 8 classi.
L’ambasciatrice ha detto di essere informata che in autunno nel borgo di Varvari sarà aperta una nuova sezione dell’asilo in seguito alla forte richiesta di italianità sul territorio. Ha aggiunto che l’Italia crede molto nell’investimento nei bambini, nella loro formazione e nella cultura. In precedenza Emanuela d’Alessandro era stata ricevuto a Palazzo comunale dalla vice sindaco italiano Nadia Stifanic Dobrilovic. Nell’occasione ha offerto la mediazione dell’ambasciata nella collaborazione con la Regione Veneto che da 18 anni sta erogando fondi nella tutela del patrimonio artistico, culturale e architettonico lasciato dalla Serenissima in queste terre. Dopo Parenzo l’ambasciatrice accompagnata dal Console Renato Cianfarani si è recata a Buie, anche qui stesso protocollo. Ossia incontro con le autorità municipali e quindi con la minoranza. Ultima tappa del soggiorno in Istria è stata la pittoresca località di Castua, dove si è intrattenuta con i rappresentanti della Società di Studi Fiumani e del Libero Comune di Fiume in esilio.
(fonte “Il Piccolo” 5 maggio 2012)