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Cianfarani: ”A questi italiani stima e sostegno dell’Italia” (Voce del Popolo 05 giu)

Da “la Voce del Popolo” del 5 giugno il testo del saluto del Console d’Italia a Fiume, Renato Cianfarani, rivolto alle autorità croate e ai dirigenti della Comunità Italiana convenuti nella sede della rappresentanza diplomatica nella città quarnerina in occasione della celebrazione del 2 Giugno, Festa della Repubblica.

 

È con grande piacere che vi accolgo stasera per celebrare insieme la Festa Nazionale italiana: la “Festa della Repubblica”. Una Repubblica, nata il 2 giugno 1946, basata su quei principi democratici che costituiscono un patrimonio irrinunciabile della nostra comune famiglia europea. Una Repubblica basata su una Costituzione liberamente approvata dai cittadini e che rimane fino ad oggi il punto di riferimento della nostra vita civile.

 

In questa solenne occasione vorrei però in primo luogo esprimere il nostro omaggio alle vittime del terremoto che ha colpito l’Emilia nei giorni scorsi e la nostra solidarietà a tutti coloro che hanno visto la loro vita sconvolta dall’evento.

 

La presenza questa sera di un così elevato numero di autorevoli rappresentanti delle istituzioni croate e della Comunità Nazionale Italiana costituisce una conferma della profondità ed intensità dei legami e dei rapporti di amicizia e di collaborazione che uniscono Italia e Croazia.

Da molti secoli, italiani e croati sono stati al centro della civiltà europea, arricchendo il nostro continente con i loro patrimoni: di lingua e letteratura, di arte, di cultura, di tradizioni. Le vicende dei nostri due popoli si sono lungamente intrecciate, lasciando qui le vestigia di un grande passato, per confluire oggi in una società democratica e aperta. Per questo, l’Italia ha fin dall’inizio sostenuto con grande impegno il processo di adesione della Croazia all’Unione Europea. Il nostro prossimo obiettivo è ora rafforzare sempre più i rapporti bilaterali in campo economico, sociale, culturale, scientifico. A tale riguardo, vorrei esprimere la mia riconoscenza a tutte le autorità e le istituzioni croate, a livello nazionale e locale, per la piena disponibilità e per l’amichevole ed efficace collaborazione.

 

L’anno trascorso è stato anche per l’Italia e per la Croazia un altro anno difficile, ma importante e denso di avvenimenti. Nei due Paesi vi sono stati cambiamenti a livello politico e sono stati avviati grandi sforzi per risanare le economie. Per quanto riguarda la Croazia, abbiamo assistito alla firma solenne del trattato di adesione all’Unione Europea e all’esito positivo del referendum. L’adesione all’Unione Europea non sarà la soluzione di tutti i problemi, come non lo è neanche per i Paesi fondatori come l’Italia, ma è un’opportunità di sviluppo economico e sociale enorme. Spetterà sempre a noi, vecchi e nuovi membri, amministrare con competenza e lungimiranza i nostri Paesi per cogliere tutte le opportunità che Bruxelles ci offre.

 

In queste terre la consistente e attiva presenza di una comunità italiana autoctona ha contribuito al rafforzamento dei legami fra Italia e Croazia. L’intreccio dei rapporti fra la comunità di lingua italiana e la maggioranza di lingua croata ha anche dimostrato che è possibile amare e preservare la propria cultura e la propria identità, e allo stesso tempo amare ed apprezzare le altre culture vicine. Ho visto qui tanti esempi di collaborazione fra le persone nella vita civile e in campo sociale e culturale, tutto nell’interesse comune di tutti i cittadini. Agli Italiani che vivono in queste terre, e che ho avuto modo in questo anno di conoscere sempre più da vicino, voglio ancora una volta ribadire la simpatia, la stima e il sostegno da parte dell’Italia.

 

Desidero inoltre ringraziare tutte le istituzioni della Comunità Nazionale Italiana e tutti coloro che ne fanno parte per gli stretti rapporti di collaborazione e di amicizia con il Consolato Generale a Fiume. Un grazie infine a ciascuno dei membri della CNI per la generosa e costante attività in favore della nostra lingua e della nostra cultura.

 

Renato Cianfarani

 

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