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06giu12 – Giugno, in Istria è tempo di santi

Giugno è mese fecondo di feste dei patroni, specie se si vuol ricordare l’antica civiltà rurale. Un santo che è venerato in ogni chiesa, anche senza essere patrono di pese, è Sant’Antonio. Il santo che ha la frequentata sede a Padova, nella basilica a lui dedicata (non occorre nemmeno nominarlo, tanto è lui, Sant’Antonio), viene pregato in tutta l’Istria. Il personaggio arriva dal Portogallo ma ha trovato patria adottiva nel Veneto. Si dice che avesse visitato anche le contrade istriane. Ecco dunque la vastità della devozione popolare che gli veniva dedicata specialmente il 13 giugno.

 

Era il santo dei miracoli, delle messi che stavano per maturare, degli animali (famoso è il porco di Sant’Antonio) che dovevano superare la siccità e il caldo estivo, eseguire lavori spossanti, fino ad arrivare a essere cibo per gli uomini. Come animali totemici, venivano mangiati con riconoscenza, anzi, con ringraziamenti al santo protettore. Si tramanda che sant’Antonio avesse fondato insediamenti francescani a Muggia, a Pirano, a Parenzo, fors’anche a Pola. La dominazione napoleonica ne soppresse molti, alcuni rimasero a portare avanti la tradizione devota del santo di Padova.

 

Per entrare di più nello specifico, ricordiamo che dal 15 al 17 giugno Grisignana, la latina Graeciniana sorta a margine della via Flavia, festeggia i suoi santi protettori, Vito e Modesto. Festa di popolo ma ancor più di turisti interessati alla bellezza del paese in cima al colle di arenaria coltivato a terrazze, i pastini, pieni di ulivi e viti. Grisignana sembra lo sfondo dei quadri di Leonardo. Musica, allegria e piatti della tradizione tra le case dell’antico borgo medievale mentre l’occhio del visitatore spazia da Montona fino al mare.

 

(fonte “Il Piccolo” 6 giugno 2012)

 

 

 

Un suggestivo scorcio di Grisignana, la romana Graeciniana (foto www.hennek-homepage.de)

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