Come avvenuto anche nei giorni precedenti alla visita di Stato del Presidente sloveno, Danilo Türk, in Italia nel gennaio del 2011, anche in vista dell’arrivo del Capo dello Stato italiano, Giorgio Napolitano, in visita di Stato a Lubiana e a Brdo presso Kranj al palazzo della Presidenza slovena sono state invitate le delegazioni delle minoranze, Slovena in Italia e Italiana in Slovenia. Riprendendo così la tradizione che, circa un anno e mezzo fa, vide ricevuti dal presidente Türk i rappresentanti della CNI in Slovenia e Croazia, la scorsa settimana il Capo dello Stato sloveno ha ricevuto le delegazioni delle associazioni rappresentative degli Sloveni in Italia, delle CAN e dell’Unione Italiana. In quella sede gli esponenti delle due etnie hanno avuto modo di illustrare al presidente Türk gli sviluppi del progetto strategico “Jezik-Lingua”, che come sottolineato anche dallo stesso Capo dello Stato rappresenta un ottimo esempio di sinergia tra due realtà minoritarie, che può essere d’ispirazione alle altre zone europee in cui convivono diversi gruppi nazionali.
È stata confermata così la validità dell’attività che poggia sulle opportunità offerte dalla progettualità europea, che il presidente sloveno apprezza molto, pur sottolineando che queste iniziative non sostituiscono le direttive obbligatorie e necessarie per la regolamentazione sistematica della posizione delle minoranze. “Si tratta di risultati che devono essere indipendenti e poggiare sulle disposizioni degli accordi in vigore”, ha ricordato il Presidente Türk, incontrando i giornalisti al termine dell’incontro. In quella sede il Capo dello Stato sloveno non ha mancato nemmeno di ricordare l’importanza delle strategie europee di ampio respiro, che non possono non tener conto della necessità di una nuova impostazione dei rapporti tra le etnie volta a garantire maggiore sviluppo della ricchezza rappresentata dal plurilinguismo, che può essere un ottimo vettore di collegamento delle varie realtà presenti sul territorio.
In questo ambito ha ricordato anche la proposta volta a dar vita a un Percorso di pace dalle Alpi all’Adriatico, che si inserisca nel contesto degli sforzi profusi da Lubiana e da Roma per superare i momenti segnati dalla crisi e per contribuire assieme all’implementazione dell’idea che guarda all’rafforzamento dell’Europa unita.
Dal canto suo, a pochi giorni dall’arrivo del Presidente Napolitano in visita in Slovenia il premier Janez Janša ha partecipato al XII incontro degli Sloveni all’estero e nel mondo, dedicato al tema del dialogo intergenerazionale. In quella sede il premier sloveno ha ricordato il contributo dato dagli Sloveni all’estero all’indipendenza slovena sia nei primi anni ’90 che in seguito, per affrontare quindi l’argomento degli sforzi profusi dall’Esecutivo di Lubiana per superare le difficoltà determinate dalla crisi economica che flagella l’Europa. “Noi che viviamo in Patria seguiamo con attenzione la vostra attività e siamo fieri dei risultati che conseguite. Le difficoltà che vi trovate ad affrontare sono anche nostre e andiamo fieri dei vostri successi che sentiamo anche nostri”, ha detto Janša nel corso del suo intervento.