Nell’incantevole cornice dell’Estivo della Comunità degli Italiani è stata inaugurata la 12.esima edizione dell’”Italian Film Festival”. Il presidente del sodalizio rovignese, Gianclaudio Pellizzer, rivolgendosi al numeroso pubblico, ha ricordato che solo grazie all’impegno di tanti volontari si è riusciti a superare le grandi difficoltà dovute alla crisi economica, che anche quest’anno aveva messo in serio dubbio la realizzazione della rassegna, diventata uno degli appuntamenti tradizionali dell’estate culturale rovignese. Pellizzer ha voluto ringraziare l’ex senatore Vittorio Sega per l’apporto fondamentale alla realizzazione dell’evento, che riveste un significato particolare per tutti i connazionali rovignesi. Ha espresso riconoscenza, inoltre, ai numerosi sponsor del Festival, che è stato organizzato dalla CI locale, dal Circolo Lumière di Trieste, dal Circolo del cinema di Adria e dalla Federazione Italiana dei Circoli del Cinema, con il patrocinio della Città di Rovigno, della Regione Istriana, della Regione FVG, della Provincia di Trieste, della Polesine Film Commission, della Comunità turistica di Rovigno e delle Cooperative Operaie di Trieste.
EVENTO CULTURALE DI SPICCO A nome della Città è intervenuto il vicesindaco, Marino Budicin, che ha sottolineato l’importanza della manifestazione, che nell’ultimo decennio è diventata un appuntamento di spicco tra gli eventi culturali locali, seguito da un pubblico molto appassionato di cittadini e tantissimi turisti italiani, che ogni anno ritornano nella sede della Comunità rovignese, per godersi la ricca offerta di pellicole italiane del Festival. Il vicesindaco ha lodato l’iniziativa di dedicare parte della retrospettiva pomeridiana del festival all’attore rovignese Antonio Gandusio e ha annunciato che presto partiranno i lavori di ristrutturazione del teatro municipale, che porta il nome del famoso attore brillante, un’icona del teatro novecentesco italiano.
UN’AMICIZIA LUNGA 30 ANNI L’Ex senatore Vittorio Sega, che assieme ad Alessandro Radovini firma la direzione artistica della rassegna, ha sottolineato che questo Festival è un’evoluzione dell’amicizia suggellata 30 anni fa tra la sua Città, Adria, e Rovigno, un legame nato grazie all’apporto fondamentale dell’allora presidente della CI istriana, il compianto professor Antonio Pellizzer, padre di Gianclaudio. Sega ha rammentato che assieme a Pellizzer nacque l’idea della rassegna, partita in un periodo difficile per la Croazia che doveva affrontare la ricostruzione dopo il conflitto. “Il Festival ha visto la partecipazione di nomi noti del cinema italiano – ha aggiunto Sega – e nonostante i modesti mezzi finanziari ha saputo crescere e acquisire prestigio, superando i confini croati per arrivare anche in Serbia, a Novi Sad, dove si è costituito un circolo di amici del cinema italiano”. L’ex-senatore ha espresso grande soddisfazione nel vedere che ci sono dei giovani in grado di portare avanti la manifestazione, che ha un grande seguito di appassionati.
RICORDI DEL DOPOGUERRA L’altro direttore artistico di questa edizione, Alessandro Radovini, ha aggiunto che la retrospettiva pomeridiana vedrà anche la proiezione di 3 capolavori di Amedeo Nazzari, principale interprete del cinema melodrammatico italiano del dopoguerra. Ha ringraziato, infine, Dino Mosca di Trieste e l’attivista rovignese Elio Privileggio per il contributo dato nell’organizzazione di questa edizione del Festival, che si concluderà il 9 agosto, con 6 film e un documentario per le proiezioni pomeridiane e 10 film per quelle serali.
IL VIA CON SUN LI Il film che ha inaugurato il Festival è “Io sono Li” del giovane regista Andrea Segre. La pellicola, ambientata a Chioggia, racconta il tormentato rapporto tra la giovane cinese Shun Li e il pescatore Bepi, interpretato da un grandissimo Rade Šerbedžija. Sun Li lavora in un laboratorio tessile per ottenere la libertà dai suoi datori di lavoro cinesi e riuscire a far venire in Italia suo figlio di otto anni. Trasferita a Chioggia, per lavorare come barista in un’osteria, incontra Bepi, un anziano pescatore croato nato a Pola, che gli amici del posto hanno soprannominato “il Poeta”… Numerosi gli applausi al termine della proiezione, ad evidenziare una delle produzioni più riuscite del 2011, che ha avuto un enorme successo sia di pubblico che di critica.
Oggi in programma il film “Catena” di Raffaello Matarazzo con Amedeo Nazzari, presso la Sala maggiore della CI (ore 18) e “Habemus Papam” di Nanni Moretti all’Estivo della Comunità (ore 21). Domani (ore 18), sarà la volta di “Marinai senza stelle” di Francesco de Robertis con Antonio Gandusio. Si tratta di un film molto particolare, realizzato nel 1943 ma rimasto a lungo in magazzino per venire rimontato nel dopoguerra e riadattato alla nuova realtà democratica, che lo vedrà in uscita per la prima volta solo nel 1949. Nella serata di domenica, all’Estivo verrà presentato “Il gioiellino” (2011), scritto e diretto da Andrea Molaioli, che si ispira alle vicende del crac Parmalat.
Sandro Petruz su “La Voce del Popolo” del 4 agosto 2012