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Muggia collegata a Parenzo con la nuova pista ciclabile (Il Piccolo 07 ago)

Moderno, veloce (in leggera pendenza costante, seguendo il vecchio sedime ferroviario) e di standard europeo. Queste le caratteristiche del primo tratto muggesano della pista ciclabile Parenzana – tracciato da Muggia a Rabuiese sull’ex percorso dell’antica strada ferrata – dopo il primo passaggio, avvenuto ieri in occasione della marcia “Pace in Bici”. «L’inaugurazione ufficiale avverrà tra fine settembre e inizio ottobre, in anticipo sui tempi previsti», annunciano gli amministratori, ma quello di ieri per la sessantina di ciclisti con le bandiere della pace partiti da Parenzo è stato il primo transito pubblico – spiega l’assessore Giorgio Kosic, unitosi alla carovana che attraverso via Flavia, scortata sinergicamente dalle polizie municipali dei Comuni coinvolti ha poi raggiunto il Municipio di Trieste per incontrare gli amministratori del capoluogo – reso possibile grazie alla sensibilità della ditta esecutrice, Livenza costruzioni srl. A salutare i “paciclisti” alle 15.30 a Rabuiese, dove hanno percorso un tratto della nuova pista di sei chilometri che si allaccia all’ex ferrovia Parenzana, già convertita in pista ciclabile in Croazia e Slovenia, anche il sindaco Nerio Nesladek e l’assessore Loredana Rossi. La prima parte della pista, la più impegnativa, è praticamente conclusa. Si tratta dell’anello che parte dalla Parenzana, sale per via Flavia di Stramare arrivando ad Aquilinia e poi scende per salita di Naccia verso Muggia fino alla foce dell’Ospo. Ora si dovrà tracciare la pista lungo la strada. «L’idea dell’amministrazione – aggiunge la Rossi – è unire i due tratti vicini di ciclabile (quello che arriva a congiungersi alla Parenzana e quello su Rio Ospo) per poter promuovere in maniera organica, con l’appoggio della Provincia e mettendo in rete le piste muggesane con quelle del Carso, una forma di cicloturismo che ben si adatta al nostro territorio». «Ultimato anche il tratto sulle Noghere – riprende Kosic – ci sarà l’opportunità di andare in bici fino alle saline di Sicciole con possibile richiamo di un forte flusso di cicloturisti dai paesi nordici a cui Muggia è molto interessata». Il costo non sarebbe elevatissimo (circa 30mila euro) e il Comune sarebbe alla ricerca di fondi propri. È stata nel frattempo avanzata una richiesta di contributo regionale per un’ulteriore pista ciclabile da Rio Ospo in direzione Muggia e si stanno già ideando iniziative per coinvolgere le scolaresche al di qua e al di là del confine dopo l’inaugurazione. «ggi la pista arriverebbe ad Aquilinia ma – conferma il vicesindaco di Trieste, Fabiana Martini – il Comune giuliano sta studiando un progetto per unire Trieste e Muggia come già fatto in occasione di “Bici Tra Città”; del resto, come amministrazione ci stiamo muovendo da tempo sul piano di azioni improntate all’ecosostenibilità e stiamo conducendo varie attività educative. Realizzare piste ciclabili in città non è facile, specie qui, ma si può ugualmente pensare a progetti misti che integrino tratti da compiere in bici e altri da percorrere con i mezzi pubblici». Stamattina alle 8.30 la carovana ripartirà dalla parrocchia di Valmaura e dopo la visita al Museo de Henriquez e la sosta presso il Caco di Nagasaki a San Giovanni, alle 11.30 incontrerà al Parco del Timavo i sindaci di Duino Aurisina e Monfalcone. Il 9 agosto “Pace in Bici”, promossa dall’associazione di volontariato “Beati i costruttori di pace” in collaborazione con la Tavola Interconfinaria per la Pace tra associazioni ed enti locali croati, sloveni e italiani, e il Comitato pace convivenza e solidarietà “Danilo Dolci” di Trieste per sensibilizzare le popolazioni e coinvolgere gli amministratori delle comunità locali, promuovendone l’adesione all’ssociazione mondiale “Sindaci per la pace” coordinata dal primo cittadino di Hiroshima, si concluderà davanti alla base Usaf di Aviano dove alle 11 si terrà la cerimonia in memoria del bombardamento di Nagasaki.

 

Gianfranco Terzoli su “Il Piccolo” del 7 agosto 2012

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