Il Timavo finisce sotto i riflettori del National Geographic. E lo fa stasera, alle 20, quando verrà presentato in esclusiva all’agriturismo Milic di Sagrado il documentario “Alla ricerca del fiume nascosto”. Il video è sì targato National Geographic ma è un prodotto tutto triestino della casa di produzione Fantastificio, per la regia di Tullio Bernabei, noto regista e speleologo. Il documentario ripercorre gli sforzi, le motivazioni, e le ricerche dei studiosi e speleologi dal 1800 a oggi, tutto per un solo obiettivo: rintracciare l’acqua sotterranea, che nel cuore del Carso non ha altri nomi che Timavo, il fiume nascosto appunto. A introdurre il filmato sarà Marco Restaino, della Società Adriatica di speleologia, che assieme a Piero Slama, Fulvio Levi e Massimiliano Blocher costituiscono gli attuali “Grottenarbeiter” (letteralmente, lavoratori delle grotte) che operano in una delle cavita descritte e seguite dalle telecamere di quella che è una delle più grandi istituzioni scientifiche ed educative no-profit. Alla fine della visione, è in programma un breve intervento sull’attuale stato delle ricerche. La serata di divulgazione speleologica è stata resa possibile grazie ai titolari dell’agriturismo Milic che, sensibili all’argomento, hanno ospitato l’iniziativa con tanto di stuzzichini finali, prodotti della «nostra terra carsica». L’incontro nasce innanzitutto dalla volontà di render note alcune ricchezze e peculiarità che contraddistinguono il nostro territorio, ma po si vuole pure sensibilizzare l’opinione pubblica sulla stretta correlazione che intercorre tra suolo e sottosuolo: insomma, si vuole rimarcare il fatto che con la salvaguardia e il rispetto della superficie si mantiene integro il delicato ambiente sottostante, fatto di grotte e acqua sotterranea. E viceversa: tramite lo studio e le ricerche di ciò che vive, prospera, si muove, scorre nel sottosuolo, si può comprendere e avere garanzie sulla salubrità del suolo, e quindi anche dei prodotti della terra. Cioé di ciò che alla fine mangiamo e che può danneggiare o meno la nostra salute. Da qui il titolo della serata pensato dagli organizzatori, “Terra e sottoterra”.
fonte “Il Piccolo” del 7 agosto 2012