Il governo di centrosinistra del premier Zoran Milanovic ha rotto gli indugi, decidendo di dare in concessione i 1200 chilometri della rete autostradale croata finora gestiti dalle imprese pubbliche Hrvatske autoceste (Autostrade croate) e Autocesta Rijeka – Zagreb (Autostrada Fiume – Zagabria). Ciò non riguarda, beninteso, l’Ipsilon istriana, gestita dall’impresa a capitale croato-francese Bina Istra. Sebbene la notizia della concessione non sia ufficiale ma provenga da una fonte vicina all’esecutivo, i principali mass media croati si sono lanciati sul ghiotto argomento, apprendendo che entro la fine di agosto sarà bandito il concorso internazionale per la scelta dell’azienda consulting, incaricata di sondare il mercato per capire se ci siano imprese interessate ad avere in concessione le principali autostrade nazionali.
L’azienda consulting prescelta dovrebbe presentare la propria relazione al governo nel febbraio 2013, proporre il modello di concessione e anche l’ impresa (o le imprese) alla quale affidare la gestione delle arterie. Se ci sarà l’interesse, così la fonte anonima, e se la compagine ministeriale approverà il modello di gestione proposto, potrebbe darsi che in giugno le autostrade croate abbiano un nuovo padrone. Al governo tengono però le bocche cucite e comunque non smentiscono, segno che il “progetto concessione” non è campato in aria. Giorni fa si è appreso che il prezzo minimo per tutta la rete sarebbe di 2,5 – 3 miliardi di euro, con pagamento in una sola tranche.
Ci sarebbe anche una precisa condizione: la maggiorazione del pedaggio non dovrebbe essere superiore al tasso d’inflazione medio annuo. Nulla è invece dato sapere sul termine di concessione, ossia sulla durata del periodo in cui le autostrade potranno essere gestite da una o più aziende. È certo che la somma ricavata dalla concessione servirà al pagamento del debito pubblico e non per la restituzione dei prestiti accesi da Autostrade croate e Autostrada Fiume – Zagabria e relativi all’approntamento di assi viari. Nella capitale croata si è fatta larga l’ idea che solo il capitale cinese potrebbe essere interessato alla concessione. Tale sensazione si basa sulla notizia che l’ impresa edile cinese CRBC ha offerto 2 miliardi e mezzo di euro per la costruzione dell’autostrada da Belgrado al confine con il Montenegro, per una lunghezza di 270 chilometri.
Andrea Marsanich
“Il Piccolo” 29 agosto 2012
Esclusa dalla futura privatizzazione la «Ipsilon» istriana, già in mani private (nella foto)
