Grazie ai fondi europei alcune strutture militari di epoca austroungarica, ubicate nella zona di Stignano saranno recuperate e incluse nell’offerta del turismo culturale. Ne beneficerà anche la popolazione locale visto che saranno ricavate varie piste ciclabili da usare tutti i giorni. Stiamo parlando dei 371.000 euro stanziati attraverso il Programma di Cooperazione transfrontaliera IPA – Adriatico CBC 2007–2013, relativi al progetto “Adrifort–Adriatic fortresses and military areas”. Per la precisione i mezzi saranno spesi per il recupero delle fortezze di Punta Cristo, Monte Grosso,Valmaggiore, Munide e Zonchi costruite con la funzione di sentinelle del porto di Pola.
Il progetto è stato esposto alla conferenza stampa convocata in municipio dal vicesindaco italiano Fabrizio Radin, dalla responsabile del Dipartimento per la collaborazione internazionale e le politiche europee Kristina Fedel Timovski e dalla consulente per la Collaborazione internazionale e progetti Klara Udovicic. Come precisato da Radin, mai la città ha ricevuto finora un importo cosi alto dai fondi europei. Va detto che al progetto hanno aderito anche la Regione Veneto (partner principale) e vari enti locali della Slovenia, Montenegro, Albania e Grecia che quindi diventano partner.
La finalità principale del progetto ha spiegato Kristina Fedel Timovski, è quello di migliorare le capacità istituzionali per la gestione del patrimonio storico–culturale tramite un rapporto economico–sociale–istituzionale tra i partner. Il bilancio complessivo di cui i partner beneficeranno è pari a 2.286.000 euro di cui come detto, 371.000 spettanti a Pola. Tornando alle fortificazioni di Stignano costruite tra il 1813 e il 1918, gli interventi riguarderanno innanzitutto il riatto delle aree circostanti creando sentieri e piste ciclabili lungo le quali verranno collocati pannelli informativi e punti di ristoro.
(fonte “Il Piccolo” 8 ottobre 2012)