News_TitoTrenoBlu

Ritorna in servizio il “treno blu” di Tito – 09gen13

Per vent’anni fu una delle “case” più frequentate dal Maresciallo. Non era una villa in stile Brioni o una residenza come quella belgradese di via Uzicka 15, ma una dimora su ruote, di ferro. Dal 1959 fino alla sua morte, trasportò Tito da Belgrado ai quattro angoli dell’ormai defunto Paese balcanico e anche fuori dai confini nazionali, per 600mila chilometri. E fu il mezzo che riportò per l’ultima volta a casa il padre della Jugoslavia socialista, deceduto a Lubiana il 4 maggio del 1980, tra ali di folla in lacrime allineate sulle banchine delle stazioni.

 

Poi, tre decenni di oblio, con rari ritorni di gloria, quando le ferrovie serbe riescono a trovare danarosi turisti ai quali affittare un pezzo di storia, organizzando brevi tour nei dintorni della capitale serba. Ma dal 2013 il “Treno Blu” di Tito ritornerà agli antichi splendori. Sempre grazie ai turisti, inglesi in testa, e all’idea di un’agenzia di viaggi britannica. «Godetevi cinque giorni di vacanza esclusiva» in Montenegro e in Serbia, «inclusa una giornata intera sullo storico Treno Blu di Tito», ha annunciato la Explore Montenegro. Montenegro che è la tappa finale dell’itinerario pubblicizzato dalla società.

 

Un tour che prevede l’arrivo a Belgrado in aereo da Londra, visita della capitale serba con cena. E al secondo giorno, una decina di ore di viaggio verso Podgorica, alloggiati nelle sontuose carrozze che ospitarono Tito e «i più influenti uomini di Stato dell’epoca, da Arafat alla regina Elisabetta fino a Nehru», illustra online la Explore Montenegro. Poi, altre 72 ore a godersi le bellezze paesaggistiche montenegrine e il ritorno in Inghilterra da Tivat. Prezzo, 899 sterline, circa 1.100 euro. Il primo giro turistico è previsto per il 17 aprile, seguito da altri dieci, fino alla fine di ottobre.

 

Nel prezzo, essendo questa l’attrazione principale, è compreso l’accesso illimitato «agli appartamenti privati», ai «bagni perfettamente equipaggiati» e alla «sala conferenze» del “Plavi Voz”. E l’immersione totale nei suoi «arredi Art Deco», tra interni in mogano, sete, tappeti preziosi. «La popolarità delle vacanze in treno è in crescita tra i turisti dell’Europa occidentale, in particolare se attraversano paesaggi affascinanti su treni storici. Il Treno Blu di Tito racchiude tutti e due gli aspetti. Abbiamo verificato se il convoglio fosse disponibile, scoprendo che è custodito dalle ferrovie serbe», racconta Doug Mathieson, direttore del programma all’agenzia londinese. «L’interesse per l’iniziativa è buono», assicura poi. «Molti turisti inglesi sono attratti dall’idea di intraprendere il viaggio, combinato con il soggiorno in una delle nostre ville in Montenegro e con una visita a Belgrado. E saremmo felici di accogliere anche italiani», auspica alla fine. Di averli a bordo del treno che, in un tempo remoto e in un Paese che non esiste più, fu solo di Tito.

 

Stefano Giantin

“Il Piccolo” 5 gennaio 2013

 

 

 

Un interno del «treno blu» del dittatore jugoslavo (foto www.ilpiccolo.it)

 

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.