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Timori a Bruxelles per il veto sloveno all’adesione croata – 18gen13

Il primo luglio prossimo è la data stabilita per l’adesione della Croazia all’Unione europea. Ma non tutto sta filando liscio per Zagabria. Resta, infatti, il veto della Slovenia a causa del nodo della Ljubljanska Banka. E Bruxelles si sta preoccupando.

 

Il commissario all’Allargamento Stefan Füle al termine di un colloquio a Bruxelles con il ministro degli Esteri croato, Vesna Pusic ha invitato ufficialmente Lubiana e Zagabria a trovare quanto prima una soluzione sulle questioni ancora aperte. Finora l’Unione europea ha considerato il nodo della Ljubljanska Banka come una questione bilaterale tra Slovenia e Croazia collegata al tema della successione alla ex Jugoslavia, ma Füle non è certo soddisfatto del veto sloveno.

 

I Ventisette nell’ultimo vertice europeo hanno comunque invitato la Croazia a rispettare gli impegni internazionali compreso quello relativo alla successione. La Pusi„ ha, dal canto suo, ribadito che il nodo Ljubljanska è l’ultimo ostacolo che si frappone tra Zagabria e Bruxelles e si è augurata che il tutto possa essere risolto con un accordo bilaterale e questo a prescindere dagli attuali problemi che stanno attanagliando il governo di Lubiana. Intanto il prossimo 22 gennaio ci sarà un nuovo incontro tra i due “tecnici” France Arhar (Slovenia) e Zdravko Rogic (Croazia). «I due mediatori – ha spiegato la Pusic – non hanno un mandato politico, loro devono solo presentare ai governi le possibili soluzioni. Se il nostro governo accetterà le soluzioni proposte allora sospenderemo l’iter giudiziario delle nostre banche nei confronti della Ljubljanska Banka».

 

Insomma il tutto resta un dialogo tra sordi. Intanto il 1 luglio si avvicina e il governo sloveno è oramai clinicamente morto. Bruxelles sembra ancora lontana per Zagabria.

 

Mauro Manzin

“Il Piccolo” 16 gennaio 2012

 

 

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