COMUNICATO STAMPA DELLA PRESIDENZA ANVGD
SULLA VICENDA DELLA MANCATA INTITOLAZIONE AI MARTIRI DELLE FOIBE
DEL CAMPO SPORTIVO DI TOLENTINO (MC)
Mentre la Presidenza della Repubblica e le istituzioni italiane tutte si apprestano a commemorare il Giorno del Ricordo dell’esodo giuliano-dalmato dai territori ceduti all’ex Jugoslavia e delle vittime delle Foibe, illuminati ambienti della sinistra radicale in quel di Tolentino riesumano il vecchio, corroso e spregevole armamentario ideologico caro al totalitarismo comunista che volle far credere la Venezia Giulia “italianizzata” dal fascismo per giustificare le pretese jugoslave di annessione: in disprezzo dell’antica e autoctona italianità di quella regione, che per lunghi secoli ha conformato il volto civile, culturale, economico e sociale dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia in un contesto di convivenza e di interazione con le comunità di altra lingua presenti in quelle aree di confine.
La cecità intellettuale e l’ignoranza storica di quel cartello di sigle elettorali che riesuma lo spettro dell’intolleranza e il lugubre linguaggio dei tribunali del popolo, ignora, o finge colpevolmente di ignorare, il grande percorso di recupero della memoria storica avviato con i Presidenti Ciampi e Napolitano, con il Parlamento italiano, con le istituzioni e il mondo della cultura e della ricerca storiografica, con il mondo della scuola, una volta caduti definitivamente i dogmi ideologici che vollero gli esuli “fascisti” e oscurarono la storia della Resistenza non comunista perché non supina all’ordine di Togliatti di accogliere i partigiani jugoslavi come liberatori.
Quelle parole offendono i caduti della Resistenza giuliana, come i goriziani Licurgo Olivi (socialista) e Augusto Sverzutti (azionista), i fiumani autonomisti Mario Blasich e Giuseppe Sincich, il repubblicano Angelo Adam, prima deportato dai nazisti poi eliminato dalle milizie titoiste, tutti deportati e scomparsi; della giovane Norma Cossetto, alla cui memoria il Presidente Ciampi ha dedicato l’onorificenza prevista dalla legge istitutiva del Giorno del Ricordo, e di tutte le vittime civili degli eccidi alla cui memoria in questi anni è stato consegnato il riconoscimento della Repubblica Italiana.
Gli esuli italiani dalla Venezia Giulia e la Dalmazia e tutto il Popolo di lingua italiana di Istria Fiume e Dalmazia, respingono con forza l’uso strumentale della loro storia, che taluni vogliono ancora ridurre a oggetto di contesa tra fronti ideologici opposti per garantire una sopravvivenza a teoremi smentiti dalla storia. La vicenda del confine orientale appartiene alla memoria dell’intera Nazione, che ha voluto finalmente riconoscerla istituendo la ricorrenza del 10 Febbraio. Ogni altra, logora e dolosa strumentalizzazione le è estranea.
Roma, 31 gennaio 2013
Antonio Ballarin, presidente nazionale ANVGD
Il campo sportivo di Tolentino, oggetto della vicenda, visto dal satellite